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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Consiglio comunale, “Imebep” sarà venduta a lotti

Passa la proposta del vicesindaco Francesco Timpano sulla alienazione a lotti della società “Imebep”, nata per gestire il centro collaudo cisterne a Le Mose. Foti: «Vogliamo conoscere tutti gli atti della società». Polledri: «Diteci quanto è stata la perdita». Il vicesindaco: «A gennaio porterò in aula una relazione al riguardo»

La commissione consiliare 4 nei giorni scorsi aveva dato l’ok alla vendita in blocchi della Imebep, società in cui il comune di Piacenza è socio al 37%, e in cui la Camera di Commercio ha partecipazioni per oltre la maggioranza delle quote. Dopo quattro tentativi mancati di vendere la società – nata per gestire il centro collaudo cisterne a Le Mose – i due enti (Comune e Camera) hanno deciso di intraprendere l'alienazione per lotti singoli, cioè vendere immobili e terreni che costituiscono il patrimonio societario in modo da poter interessare maggiormente i privati interessati. Tutto questo per arrivare al 2015, anno in cui devono per legge devono essere liquidate le società partecipate non più strategiche per i Comuni. Durante il consiglio comunale del primo dicembre, il vicesindaco con delega alle partecipate Francesco Timpano ha spiegato le ragioni del provvedimento in esame, chiedendo il parere favorevole dell’aula per fare questo tentativo.

Dure critiche sono arrivate però dal consigliere Tommaso Foti. «Si presenti in aula, in tempi brevi, un quadro della realtà di Imebep con tutti gli atti del passato, per capirci chiaro». «Imebep – ha puntualizzato invece Massimo Polledri (Lega Nord) - è un fallimento di una giunta del passato, guidata da un sindaco che ora controlla i beni immobili dell’Italia. Vorrei sapere anche io negli anni di quanto è stata la perdita. Dovete dare conto di quello che è successo».

«Essendo una società per azioni – ha spiegato l’assessore Timpano - i nostri investimenti sono iscritti nel capitale sociale. Era 2 milioni e 800mila il capitale totale e noi partecipavamo per un milione di euro. A tutto questo si aggiunge l’importante patrimonio di immobili: il tema è oggi quanto valgono questi ultimi. In questo momento non siamo riusciti a vendere, vista la situazione del mercato. Abbiamo fatto altri tentativi. Non possiamo ora andare a sentire i soggetti interessati per la vendita dei singoli lotti, sarebbe una turbativa d’asta. Noi chiediamo di cambiare indirizzo, fare una strada diversa. Ora li divideremo in singoli lotti, e provvederemo alla locazione degli immobili. Condivido l’approccio di trasparenza voluto dalla minoranza: entro gennaio – è la promessa del vicesindaco - fornirò una relazione che ricostruisca la storia di questa società. Già si trova un po’ nel suo bilancio questa storia, ma andrebbe dettagliata». Con 18 voti a favore e 5 contrari (più le astensioni del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia), la proposta è passata.

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