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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

«Non ci sto a sentir dipingere Piacenza come il peggior ghetto»

Il sindaco Tarasconi in Consiglio comunale: «Il nuovo Governo ci dia più forze dell’ordine». Il sindacato Sulpl risponde a Cugini

«Non ci sto a sentir dipingere la città come se fosse il peggior ghetto della peggior metropoli, perché non è così. Il dato che invece emerge sempre, alle riunioni del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, è che manca personale alle forze dell’ordine. Ora mi auguro che il nuovo Governo ci dia una mano, mandando più uomini in strada». Così il sindaco Katia Tarasconi ha risposto ad un breve dibattito sul tema sicurezza che si è svolto durante il Consiglio comunale del 17 ottobre, che ha citato gli ultimi episodi di cronaca avvenuti nel capoluogo nelle ultime settimane. 

Ad aprirlo, una dichiarazione di “Alternativa per Piacenza”, la compagine di sinistra che sta all’opposizione. «Dopo cinque anni di malgoverno sul fronte della sicurezza – ha introdotto l’argomento Stefano Cugini (ApP) - i consiglieri del centrodestra hanno perso il buongusto, criticando l’Amministrazione in carica. Smettiamola di usare il tema per portare avanti delle battaglie illogiche. Tra lo Stato di polizia e il “volemose bene” c’è una terra di mezzo». Cugini ha citato, come presunto esempio della malagestione del centrodestra, il numero di Daspo urbani rilasciati dalla Polizia locale in cinque anni: zero. Luca Zandonella, ex assessore alla sicurezza e oggi consigliere della Lega, gli ha ricordato, per fornire un dato, che nel solo 2020 (anno della pandemia), furono 30 gli ordini di allontanamento firmati. 

«Diversi episodi criminosi – è il commento del capogruppo del Pd, Andrea Fossati - che, a sentire il centrodestra, sembra che siano avvenuti dopo la vittoria del centrosinistra alle elezioni, come se fosse stato dato un “tana liberi tutti”. Sono anni che capitano, bisogna unire le forze per trovare le soluzioni. Abbiamo in mente dei progetti che renderemo noti con le linee di mandato». «Limiti di organici evidenti delle forze dell’ordine a Piacenza – è il pensiero di Nicola Domeneghetti (Fd’I) - sosteniamo da tempo l’importanza di avere l’esercito impegnato nelle strade insieme alla polizia locale».

IL SINDACATO SULPL RISPONDE A CUGINI

«In un mondo ideale qualsiasi cittadino vorrebbe ascoltare in occasione dei Consigli comunali che si susseguono, interventi concreti, incisivi e risolutivi da parte di chi li rappresenta in quella sede. Invece, purtroppo, il più delle volte ci tocca ascoltare affermazioni filosofiche, legate alla ideologia politica di parte, mosse dallo scopo di colpire l’avversario politico, che nel gioco delle parti potrebbe anche starci, ma il più delle volte si esagera, fino allo scadere nel ridicolo agli occhi dei cittadini, mostrando anche profonde lacune conoscitive. Non staremo qui a fare una lezione cattedratica circa la differenza tra ordine di allontanamento e daspo urbano, per non tediare il lettore. Di sicuro la differenza non è nota ad un consigliere, viste le affermazioni di ieri in Consiglio Comunale. Il Consigliere ha chiesto in un’interrogazione “quante volte dalla sua introduzione Comune e Questura hanno fatto ricorso alla misura del Daspo Urbano (DACUR)”. Risposta pervenuta: “si precisa che dalla sua introduzione la locale questura ha emesso 6 daspo urbani”. Il consigliere ne deduce che “il comune di Piacenza ne ha emessi zero durante un intero mandato”. Ci limiteremo ad evidenziare come i due provvedimenti siano ben distinti e separati e che l’ODA viene eseguito dalla Polizia Locale, mentre il Daspo urbano è di competenza del Questore. Detto ciò, ci spiace deludere le aspettative del consigliere (che auspicava numeri a due cifre), ma durante la precedente Amministrazione il Nucleo Operativo Sicurezza del Territorio (NOST- quello, ricordiamolo, è prossimo allo scioglimento, per volere non è ancora dato sapere di chi!) tra il Quartiere Roma, area mercatale e parcheggi ha eseguito oltre 150 ordini di allontanamento. Alcuni di questi sono stati anche reiterati nell’arco delle 48 ore e il tutto, come prevede la normativa vigente, è sempre stato inviato tempestivamente alla Questura. Ora, quello stesso consigliere anziché (volutamente o per non conoscenza dei dati ed evidentemente della materia) sminuire sempre e comunque l’operato di una certa parte della Polizia Locale, dovrebbe chiedere come mai da quei numeri a 3 cifre di ODA (e non zero e nemmeno due!) sono scaturiti 6 DACUR da parte del Questore. Per stemperare i toni, ricordiamo ancora la proposta famigerata e fantasiosa della “multa morale” del consigliere: questa forse è la sua panacea di tutti i mali per risolvere l’annoso tema della sicurezza in città. Continuiamo a sostenere e ribadire che i servizi congiunti, con il coinvolgimento di tutte le forze di Polizia dislocate sul territorio, sono l’unica soluzione possibile per tenere sotto controllo il territorio. La sicurezza urbana integrata è l’unica strada percorribile per poter monitorare il territorio a 360 gradi».

Il segretario provinciale del sindacato Sulpl Miriam Palumbo

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