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Domenica, 1 Ottobre 2023
Politica

Consiglio Locale di Atersir, M5S: «Non si annulli la volontà popolare»

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

Il gruppo consigliare del M5S: «Tra poche ore il Consiglio Locale di Atersir dovrà esprimersi riguardo al futuro della gestione del servizio idrico integrato. Siamo in attesa dell'importante pronunciamento, anche se purtroppo con poche speranze viste le indiscrezioni delle ultime settimane che vedono sempre più accreditata l'ipotesi di una gestione mista, con un socio privato (Iren?) a farla da padrone. Nulla di diverso da quanto accaduto  finora, visti i mancati investimenti sulle infrastrutture ed il silenzio dei molti amministratori locali che hanno accettato tale negligenza».

«Facciamo fatica a capire come, in un Paese serio, si possa ancora discutere se rispettare l'esito di un referendum sancito ormai più di 2 anni fa; facciamo fatica ad individuare le motivazioni che portano i nostri amministratori locali ad avallare decisioni che non solo vanno contro la volontà popolare, ma addirittura contro la stessa Costituzione della Repubblica».

«Forse qualcuno ci ha anche creduto all'inizio e, come noi, avrebbe voluto un percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico, un percorso probabilmente molto lungo e complesso, ma sicuramente con la speranza di arrivare all'unica scelta accettabile: una gestione 'in house' che facesse ritornare l'acqua e la sua gestione una volta per tutte in mano alle nostre comunità. Invece temiamo che, per l'ennesima volta, chi ha il mandato di rappresentare i cittadini piacentini potrebbe fare orecchie da mercante sia in merito ai mancati investimenti sulla rete idrica locale - in barba al piano d'Ambito - sia in merito alle prossime tariffe dell'AEEG che aumenterebbero di circa il 13%, alla faccia di uno dei quesiti referendari approvati nel 2011, in cui era prevista l'eliminazione della remunerazione del capitale investito all'interno delle nostre bollette!»

«Nonostante alcuni studi di fattibilità dimostrino la realizzabilità dell'obiettivo, sembra che Piacenza voglia arrendersi prima del previsto, senza però che vengano date spiegazioni convincenti. Perchè a Reggio Emilia il percorso verso la ripubblicizzazione sta proseguendo ed è iniziato ben prima del nostro? Nessuno nega le difficoltà di bilancio dei nostri Comuni, ma non deve diventare il pretesto per annullare la volontà popolare».

«Molti sindaci hanno costruito le proprie campagne elettorali anche sul rispetto del referendum sull'acqua pubblica, eppure quando si arriva al dunque, lontani dalle urne, tornano in auge le difficoltà insormontabili che alcune promesse politiche sembravano poter superare.
Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare e anche tanti marinai, con le loro promesse».


 

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