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Consiglio provinciale, scintille su nucleare e appalto per il nuovo ponte

Nuovo ponte sul Po e nucleare hanno tenuto banco questo pomeriggio al Consiglio provinciale. Sulla vittoria di un consorzio padovano per la costruzione del nuovo viadotto, il consigliere Boiardi: "Persi 44 milioni di euro. Sconfitto il sistema territoriale". Bursi e Trespidi: "E' il mercato". Bocciata, poi, la mozione dell'ex presidente sul nucleare

Ponte sul Po e nucleare. Sono i temi principali che, questo pomeriggio, hanno tenuto banco nella seduta di Consiglio provinciale a corso Garibaldi, non senza provocare qualche frizione. Protagonista assoluto Boiardi (Nuovo Ulivo), il quale è stato il primo ad accendere la miccia sulla recente assegnazione per la costruzione del nuovo viadotto tra Emilia e Lombardia. Ma vediamo nel dettaglio come si è svolta la seduta.

"UNA SCONFITTA PER IL TERRITORIO" - Nelle comunicazioni, l'ex presidente della Provincia afferma come l'appalto a un consorzio di Padova per il bando per la costruzione del nuovo ponte sia stata "la sconfitta di un sistema territoriale". "Ci sono volati via - prosegue - 44 milioni di euro, che non recupereremo. E' impossibile che aziende lontane 300 chilometri possano fare le cose nelle stesse condizioni di ditte presenti sul territorio, come quelle piacentine. Abbiamo sbagliato". Le repliche non tardano ad arrivare. Francesconi (Pdl) gli risponde: "Se la gara si è svolta correttamente, ben venga anche una vittoria di un'altra città". "Mi pare - continua - che la precedente amministrazione avesse fatto anche accordi con ditte di Catania". Cavalli (Lega) integra, proponendo al presidente Trespidi che "per i grossi appalti sul territorio le aziende piacentine abbiano la priorità". S'aggrega Varani, altro consigliere del Carroccio: "Allora anche i posti all'asilo, o per le assegnazioni delle case, devono avere una precedenza piacentina, per chi ha fatto tanto per generazioni e generazioni in provincia".
  L'assessore Bursi: "Credo che si debba parlare solo quando si ha da dire qualcosa. Boiardi, forse sui cantieri ci è stato poco anche quando era presidente"  

BURSI: "PARLI SOLO CHI NE HA I TITOLI"
- La giunta risponde immediatamente all'appunto di Boiardi. Sergio Bursi, assessore ai Lavori pubblici: "Forse, Boiardi, lei sui cantieri ci è stato poco, anche quando era presidente. Ci sono questioni tecniche. Il fatto è che è crollato un ponte: dispiace anche a me che la ditta vincitrice non sia piacentina, ma come cittadino voglio che il nuovo viadotto sia fatto bene, non m'importa chi lo realizza". Cita la globalizzazione, poi, il presidente Massimo Trespidi: "La globalizzazione non deve essere usata in maniera strumentale, come fa una certa parte della sinistra: la gara è stata vinta in un libero mercato, e questa è una parte della globalizzazione, anche che partecipi alla gara un'azienda con sede a 300 chilometri".

TERZO PONTE SUL PO - Cavalli, in seguito, presenta una mozione riguardo alla fattibilità di un terzo ponte sul Po. Nel testo si fa riferimento al lavoro dei parlamentari piacentini di centrodestra. Questa fa montare su tutte le furie Boiardi: "Le cose si fanno con l'impegno dei parlamentari di tutti gli schieramenti, è una cosa vergognosa che non vengano citati". Cavalli, tuttavia, prima della discussione, presenta una nuova versione della mozione in cui si toglie il passaggio incriminato. Interviene anche Maserati (Pd), sindaco di Rottofreno, che propone un emendamento per la localizzazione di tale ponte nella zona Ovest di Piacenza. L'assessore alla Pianificazione Patrizia Barbieri replica a Maserati ricordandogli la prevista realizzazione di un terzo ponte, nel Ptcp, "nella zona Est di Piacenza". "Sarebbe contraddittorio cambiare posizione", afferma. La minoranza riflette e ritira l'emendamento, con la promessa di una discussione approfondita in Conferenza di capigruppo. Passa all'unanimità la mozione di Cavalli.

BOIARDI: "LA PROVINCIA SI ESPRIMA CHIARAMENTE SUL NUCLEARE" - Il consigliere Boiardi presenta, poi, una mozione sulla questione nucleare. Chiede all'amministrazione provinciale di prendere una posizione chiara sul ritorno all'energia nucleare, confermando il suo netto no a una nuova struttura a Caorso. Foti (Pdl) risponde dicendo come le energie da fonti rinnovabili non siano un'"alternativa" al nucleare, quanto "un complemento". "Con la sconfitta al referendum del nucleare - dice -, abbiamo perso tantissimo in tecnologie: eravamo all'avanguardia come ricercatori scientifici. Ovvio che se dovesse essere impiantata una nuova centrale, tutto verrà fatto con nuove tecnologie, e non obsolete". Per Trespidi "la Provincia si è già espressa chiaramente sull'argomento". Cauto l'assessore all'Ambiente Davide Allegri: "Ci vuole trasparenza". La mozione è bocciata.

PROGRAMMAZIONE EMILIA ROMAGNA (ore 17.20) - E' stato votato all'unanimità, infine, lo schema d'intesa per l'integrazione delle politiche territoriali nel documento unico di programmazione della Regione.

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