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Consiglio provinciale, out Perrucci e Reggiani. Spazio a Piva e Bellan

Dopo l’esito delle Amministrative di Piacenza decadono due consiglieri provinciali del centrosinistra, sostituiti dal sindaco di Podenzano Alessandro Piva e dal consigliere di Rottofreno Simona Bellan

L’esito delle recenti Amministrative ha avuto ripercussioni anche in Consiglio provinciale. Il centrosinistra ha visto infatti decadere due consiglieri: Stefano Perrucci e Annalia Reggiani del Partito Democratico. I due sono stati sostituiti a seguito delle Elezioni Amministrative del Comune di Piacenza. Non essendo stati rieletti, e non essendo stato eletto neanche Guglielmo Zucconi, primo dei non eletti del centrosinistra, il Consiglio provinciale ha preso atto dell'ingresso del sindaco di Podenzano Alessandro Piva e Simona Bellan, consigliere comunale di Rottofreno. Piva era già consigliere provinciale dal 2014 fino a pochi mesi fa. Bellan, non presente alla sua prima seduta, è invece una new entry.

«Non condivido questa legge – ha detto Sergio Bursi di Fratelli d’Italia - che impone la decadenza dei consiglieri provinciali che perdono la carica di consiglieri comunali. Comunque conosco e stimo sia Piva che Bellan, spero che in questi due anni che ci rimangono si esprimano al meglio. Con sincerità saluto Perrucci e Reggiani, soprattutto il primo che è rimasto più tempo. Con lui si è instaurato un rapporto di amicizia qua dentro, anche se siamo su fronti opposti». «Reggiani – ha ricordato Matteo Lunni (Forza Italia) - ci diceva di “stare sereni”, che non sarebbe cambiato nulla dopo il voto alle Amministrative. Ironia della sorte ora lei non c’è più in quest’aula. Peccato perché si stava interessando sulla vicenda della Malo di Monticelli. Spero che le iniziative di Perrucci vengano portate avanti. C’è un dato politico che osserviamo: in poco tempo la maggioranza in provincia è cambiata, facciamo presente che l’equilibrio non è più quello di sei mesi fa. Rolleri tragga le conseguenze, anche perché venne eletto in quanto candidato unico, in modo bipartisan».

Rolleri però non intende rassegnare le dimissioni e va avanti. «All’inizio del mandato nell’ottobre 2014 - ha precisato - avevo proposto a tutti i consiglieri provinciali di accettare delle deleghe. Aderirono solo Gloria Zanardi e Paola Galvani (Fi), che poi si dimisero a tre mesi di distanza delle nuove Elezioni Provinciali, dopo un’accalorata assemblea dei sindaci. Poi abbiamo deciso di dare più peso all’Assemblea dei sindaci nel dibattito. Voglio andare avanti così fino all’ottobre del 2018, momento in cui scadrà in modo naturale il mio mandato». «Vorremmo più larghe intese – ha aggiunto Bursi - più discussione tra di noi in Consiglio provinciale». «Ci sarà apertura da parte nostra» – ha concluso il dibattito ancora il presidente -. 

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