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Giovedì, 28 Settembre 2023
Il dibattito

«La città è stata già troppo ferma, vogliamo portare Piacenza al livello delle sue vicine»

ApP chiedeva di sospendere tutti gli interventi urbanistici in attesa del Pug, proposta bocciata dalla maggioranza. L’assessore Fantini: «Fase di partecipazione del Pug termina in primavera, stiamo lavorando a ritmi spasmodici»

Non passa in Consiglio comunale la proposta di “Alternativa per Piacenza”, presentata come ordine del giorno al Dup, che chiedeva di sospendere tutti gli interventi urbanistici in corso, al fine di aspettare il completamento del Pug, il piano urbanistico generale che, nella primavera del 2024, designerà lo sviluppo futuro della nostra città. Contro ha votato l’intera maggioranza: ApP è riuscita a ottenere il voto favorevole di Fratelli d’Italia, Lega e della Civica Barbieri-Liberi (tranne Massimo Trespidi, astenuto).

«Contenitore prezioso il Pug - ha spiegato Luigi Rabuffi (ApP) - però sta diventando il motivo per non accogliere richieste del Consiglio e della Consulta su diverse questioni. Stiamo aspettando che questo scrigno si apra, mentre intanto gli accordi operativi vanno avanti». L’assessore all’urbanistica Adriana Fantini non ha appoggiato la richiesta. «I progetti del nuovo ospedale, di piazza Cittadella, piazza Casali e degli accordi operativi seguono strade e tempi diversi tra loro. Gli accordi operativi passeranno in quest’aula, dove votano gli eletti dai cittadini di Piacenza. Questi percorsi non sono legati, accomunarli e sospenderli tutti insieme è improprio. La fase partecipativa del Pug sarà finita nella primavera del 2024. Interrompere le interlocuzioni e i percorsi non è corretto. La città è stata già troppo ferma, noi stiamo lavorando a ritmi spasmodici, cercando di portare Piacenza ai livelli delle città vicine. I risultati di questo lavoro immane si vedranno, ci stiamo impegnando sul presente e sul futuro».

«Non stiamo mica dicendo di fermare le interlocuzioni – è la contro-replica di Stefano Cugini (ApP) - chiediamo solo di sospendere ogni decisione e intervento fino all’approvazione del Pug». «Mi sembra una proposta di buon senso quella di ApP - è il parere di Patrizia Barbieri (Civica Barbieri-Liberi) - il documento dovrebbe essere pronto tra sei mesi, non tra sei anni. Alcune decisioni si possono sospendere».

Durante il dibattito ha preso la parola anche Massimo Trespidi (Civica Barbieri-Liberi). «Come si fa - ha dichiarato - a pensare di realizzare un supermercato in Corso Europa in quell’area, in una zona residenziale, dietro a Inacqua, in via Madre Teresa di Calcutta. Come possono passare di lì due camion e qualche furgone di alimentari al giorno, in mezzo alle case? Quell’area è diventata commerciale, da residenziale, nel 2016, ai tempi della Giunta Dosi. C’era bisogno di cambiare la destinazione di quell’area? Qua ci diciamo tutti contrari ai supermercati, sia centrodestra che centrosinistra, ma poi qualcuno opera diversamente».

Le parole di Trespidi, per Claudia Gnocchi (Civica Tarasconi), sono «illazioni provocatorie e inopportune». «Il Pug aspetta da troppi anni di essere realizzato – è la sottolineatura di Andrea Fossati (capogruppo Pd) - con quello vogliamo disegnare la Piacenza del futuro. Rigenerazione urbana e azzeramento del consumo di suolo sono i capisaldi. Ci si chiede sempre di congelare il tutto, buttare la palla in tribuna, di sospendere. Stessa cosa che ci è stata chiesta da ApP per piazza Cittadella: anche lì la questione è sul tavolo da anni, eppure la richiesta era di rinviare la decisione. A Trespidi dico che siamo in una fase istruttoria, poi le risposte le daremo qua dentro tra qualche mese. Ma è inaccettabile sospendere tutto ora». «Sento discussioni ideologiche da ApP – è l’appunto di Sergio Ferri (Pd) - che vedono del malvagio in ogni questione. Il Pug darà risposte anche sul tema supermercati a Piacenza: sono tanti, sono pochi, ne servono ancora? Oggi non ho risposte al riguardo».

«Le ricostruzioni di Fantini - anche il sindaco Katia Tarasconi ha preso la parola - sono rispettose delle norme e degli iter corretti. Secondo la legge urbanistica regionale del 2017 il Comune poteva, fino al 31 dicembre 2021, intervenire sugli accordi operativi. Ma non lo ha fatto. Oggi non è il momento di parlare di questi accordi operativi, ne discuteremo quando completeranno il loro iter. Si mischiano riso e fagioli qua dentro». 

«Come fa questo ente ad andare avanti come una lepre - ha aggiunto Barbieri - sull’accordo operativi dell’area Camuzzi, quando c’è un ricorso pendente al Consiglio di Stato, dopo che il privato ha vinto davanti al Tar?». «Sul Pug siamo in ritardo da tempo - ha ricordato ancora Trespidi - l’ex assessore Opizzi promise che l’obiettivo del precedente mandato era quello di farlo entro il 2022».

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