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Sanità / Bobbio

«Cosa prevede il paio di investimenti della Regione per l'ospedale di Bobbio?»

Lo chiede un'interpellanza a firma del capogruppo e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan, e del consigliere regionale Valentina Stragliati

«Esiste un piano di investimenti e cosa prevede di fare la Regione per l'ospedale di Bobbio (Piacenza), con riferimento all'implementazione del personale e dei reparti? E poi ancora: con quali tempistiche intende mettere a terra le risorse stanziate?». Lo chiede un'interpellanza a firma del capogruppo e commissario Lega Emilia, Matteo Rancan, e del consigliere regionale Valentina Stragliati. «È notizia di oggi – si legge nell'atto dei leghisti - che, a partire dal 7 ottobre, non ci sarà più il medico di emergenza territoriale, specializzato nelle urgenze e a stretto contatto con il 118, a presidiare l’importantissimo punto di primo intervento dell’ospedale di Bobbio. Il comune si trova nel cuore della Valtrebbia, conta circa 15mila persone residenti con un’età media che si attesta nella fascia medio-alta. L’emergenza sanitaria connessa alla pandemia, unitamente all'età media avanzata dei residenti e all’aumento del numero di visitatori in Alta Val Trebbia, evidenziano il ruolo fondamentale dell’Osco bobbiese», sottolineano i leghisti. Al fine di sollecitare un piano di investimenti per il nosocomio bobbiese, Rancan e Stragliati, ricordano che l’ultimo atto della commissaria straordinaria dell’Ausl Giuliana Bensa, prima di lasciare l’incarico alla nuova direttrice generale Paola Bardasi, è stato trasformare ufficialmente dal primo agosto l’ospedale di comunità di Bobbio in stabilimento ospedaliero a tutti gli effetti, equiparato cioè a quelli di Fiorenzuola, Castel San Giovanni e Piacenza».

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