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Cugini: «Rancan parla per slogan e così si è conquistato uno scranno a Bologna»

L’assessore al welfare risponde al consigliere regionale della Lega Nord, che aveva difeso il “no” di alcuni sindaci di centrodestra al protocollo di accoglienza dei profughi. Cugini: «Cerca di convincere la gente con “panzane”, lo invito a informarsi meglio»

Il consigliere regionale della Lega Nord Matteo Rancan, nella giornata di ieri, in un comunicato ha appoggiato la chiusura di una decina di sindaci di centrodestra al protocollo sul sistema di accoglienza profughi nel territorio Piacentino. Rancan nella nota aveva inoltre criticato le lamentele dell’assessore al welfare di Piacenza Stefano Cugini. Ora arriva la risposta – molto piccata – di Cugini. «Caro consigliere Rancan – scrive su Facebook l’assessore - leggendo la sua nota, ho deciso di risponderle. Solo stavolta, prometto: dopodiché tornerò a dedicarmi alle ben più serie questioni che l'impegno preso con i miei concittadini comporta. Vede, nonostante la boria dei suoi strali, dato che mi chiama in causa, le dirò che concordo con lei su un paio di cose. La prima è che stiamo assistendo davvero a un delirio politico-amministrativo. Dal mio punto di vista, in capo a chi parla per slogan e, ancora peggio, decide di subordinare la sua azione ai suddetti. Non la biasimo per far parte di questi. Finora le ha portato fortuna e uno scranno a Bologna. Auguri, a proposito. A Piacenza non ci piace vincere facile. Noi seguiamo vie più impervie ma, riteniamo, più rispettose dei nostri interlocutori. Diciamo le cose come stanno, anche quando sono impopolari. Non cerchiamo il consenso a tutti i costi, ci basta provare a fare ciò in cui crediamo. Siamo seri, educati e di certo non adattiamo la realtà per parlare alla pancia delle persone.

Le faccio qualche esempio: come mai sovrappone due concetti così diversi come "clandestini" e "profughi"? Ignoranza (etimologicamente parlando) o malafede? Come si permette di dire che il Comune di Piacenza "mantiene" queste persone, ben sapendo che l'accoglienza e i costi connessi sono in capo alla Prefettura? Malafede? O ignoranza? Ci crede sul serio quando scrive che ai migranti vengono dati cellulari, sigarette e alloggi di lusso? Magari anche i 30€, altro vostro (falso) cavallo di battaglia. Se ne è convinto, la invito a informarsi meglio; se invece spera di convincere a lungo la gente con panzane del genere, mi rammarico per la bassa considerazione che nutre per i cittadini.

Per quanto riguarda chi, a suo dire, "viene lasciato solo ad affrontare una crisi senza precedenti”, l'aspetto in via Taverna, all'assessorato ai servizi sociali, così avrà modo di constatare di persona come gira il mondo. Se non le bastasse, i miei operatori sono a sua disposizione. In quanto poi a "teorizzare l'utilizzo di strumenti coercitivi", per favore, non lo dica a me, ma a quel sindaco del suo partito che ha candidamente dichiarato di avere i mezzi per far ricredere eventuali soggetti privati del suo territorio che rendessero disponibili locali per l'accoglienza. La seconda cosa su cui sono d'accordo con lei è che “contro la vergogna e il non senso ribellarsi è un dovere". Infatti, da mesi Piacenza si ribella, inascoltata, dicendo che le cose non vanno. Noi non scopriamo proprio un bel niente, oggi: il quadro ci è chiaro da tempo, ma crediamo che si possano coniugare solidarietà umana ed equità sociale. Giusto per ricordarlo, è a Piacenza che chi non ha rispettato le regole o ha preteso privilegi è stato estromesso dai progetti, allontanato dagli appartamenti, finanche arrestato e punito col foglio di via. Si fidi, ho dato io disposizioni in tal senso. Non ne faccio certo un vanto ma le rivendico come giuste. Da mesi stiamo cercando quel dialogo e quella sintesi interistituzionale che la bozza di protocollo e gli emendamenti che l'accompagnavano parevano garantire. Anche adesso, per esempio, mi sto ribellando di fronte alla vergognosa, strisciante insinuazione che lei fa tirando in ballo le nefandezze di "mafia capitale". Ciò detto, siamo in democrazia e ognuno dice quel che vuole, assumendosene la responsabilità. Mi auguro solo che i piacentini abbiano la memoria lunga. Buone cose, consigliere Rancan».

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