E' arrivato a Piacenza con il suo carico di documenti, ritagli di giornali, denunce, notizie. "Fatti, che io posso dimostrare; gli altri no". Giuseppe Arnone è così. Un fiume in piena. Consigliere comunale del Pd ad Agrigento, avvocato, lunga militanza in Legambiente, amatissimo nella sua terra, è salito in questi giorni alla ribalta delle cronache per alcuni manifesti affissi a Piacenza, in cui chiede al segretario Pierluigi Bersani, piacentino, "di dare un occhio alla situazione del Pd in Sicilia".

"VERIFICARE QUESTE SITUAZIONI" - Martedì 16 novembre Arnone ha incontrato i giornalisti piacentini, al Park Hotel, descrivendo nel dettaglio la sua campagna "anti-corruzione" in Sicilia, in particolare ad Agrigento (qui la video intervista). Non staremo qui a enumerare i tantissimi casi di persone "non al di sopra di ogni sospetto" che cita Arnone, spumeggiante in un eloquio fittissimo; la crociata del consigliere siciliano è per "sensibilizzare" la terra "del segretario del Partito democratico" sui rappresentanti siciliani. "Troppi amministratori e dirigenti - spiega Arnone - sono stati imputati, oppure condannati per rapporti mai chiariti con la malavita organizzata. Chiedo a Bersani, e questo deve far riflettere anche la segretaria nazionale, di verificare queste situazioni nel Pd".

PD LOCALE FREDDO - Questo, in grandissima sintesi, il "succo" del intervento piacentino di Arnone. Che, bisogna dire, non ha ricevuto un'accoglienza così calda da parte dei dirigenti locali. Il segretario provinciale Vittorio Silva era stato invitato all'incontro, ma non ha risposto. Così i parlamentari Maurizio Migliavacca e Paola De Micheli non hanno rilasciato troppi commenti sulla questione. Solo il sindaco Roberto Reggi non ha nascosto il suo endorsement per l'operato di Arnone, appoggiandolo pubblicamente.

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