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Da lunedì 35 militari controlleranno la città, pattuglie con polizia e carabinieri

Definite poco fa in prefettura le modalità d'impiego dei soldati «per il controllo del territorio»: saranno 35 effettivi, con manganello e pistola. Pattuglie miste con agenti delle forze dell'ordine. Soddisfazione da parte del sindaco Reggi, che però sorride: «Fossi stato il sindaco di un'altra città mi sarei incazzato...». I militari non saranno in tuta mimetica, ma in giacca e camicia. Il prefetto Viana: «Una presenza continuativa, quotidiana e anche discreta»

riuinione-in-prefetturaDa lunedì prossimo i militari pattuglieranno Piacenza. Gli effettivi saranno 35, mentre altri 13 coordineranno il lavoro delle squadre sul territorio. Le pattuglie saranno miste, con due soldati e un appartenente alle forze dell’ordine - o un carabiniere, o un finanziere o un poliziotto.

Gli uomini impegnati saranno del Genio pontieri; non indosseranno la tuta mimetica, ma vestiti “formali”, giacca e camicia. Avranno a disposizione, inoltre, un manganello e una pistola. Potranno fermare e identificare le persone sospette, ma non arrestare. Saranno, in tutto e per tutto, «ausiliari di polizia giudiziaria». 

«SPRONATI A FARE SEMPRE MEGLIO»
- Queste decisioni sono state divulgate nel primo pomeriggio, dopo la riunione in prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. È il prefetto Luigi Viana a segnalare come Piacenza affronterà il provvedimento “Città sicure” stilato dal ministero dell’Interno: «L’operazione - spiega - con l’esercito arriva dopo i confortanti dati diffusi dal Sole24ore, per il quale i reati nella nostra città sono in diminuzione. Siamo i più “virtuosi” in Emilia Romagna. Questo ci sprona, però, a fare ancora meglio». A partire dalla prossima settimana, dunque, i militari pattuglieranno Piacenza.

LE ZONE PATTUGLIATE: DA VIA ROMA A VIA DANTE - È il questore Michele Rosato, poi, a spiegare come, operativamente, gli uomini in grigioverde saranno impegnati. Piacenza è stata divisa in tre zone «calde»: la prima va da via Roma ai giardini Margherita, oltre alla stazione; la seconda da piazza Cittadella fino a barriera Genova; la terza da viale Dante fino a via Martiri della Resistenza. Particolare attezione, infine, verrà data all’area della Caorsana, a Montale. Qui, a piedi, ruoteranno le pattuglie. In via Roma ci saranno presidi 24 ore su 24, mentre nelle altre parti, per ora, per 12 ore. Ogni 15 giorni un briefing in prefettura terrà d'occhio la situazione.  

«FOSSI STATO IL SINDACO DI UN'ALTRA CITTA' MI SAREI INCAZZATO» - Il sindaco Roberto Reggi ha partecipato alla riunione dal prefetto. Togliendosi, però, qualche sassolino dalla scarpa. Incalzato dai cronisti se ritenesse necessario l’intervento dei militari a Piacenza, ha scherzato sorridendo: «Fossi stato sindaco di un’altra città mi sarei incazzato...». Poi, più serio, ha commentato: «Non sono d’accordo con il metodo adottato dal governo. Non ne sapevamo nulla, hanno dato prima le informazioni alla stampa. Speriamo che non accada più. Per fortuna, tuttavia, è il prefetto Viana a coordinare il tutto, e non Roma, come si poteva temere».


Un'immagine dell'incontro stamane in prefettura. Da sinistra: il prefetto Viana, la comandante dei vigili Elsa Boemi, il sindaco Reggi, il vicepresidente della Provincia Parma
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