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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Trasporto scolastico, Dadati: «Regolarizzato l'uso del servizio, no a polemiche pretestuose»

L’assessore ritorna sull’argomento già affrontato in Consiglio dopo le considerazioni della consigliera Sgorbati

Facendo seguito alle informazioni sul servizio di trasporto scolastico già diffuse ieri, utili per le famiglie interessate a fruire dei posti ancora disponibili, l'assessore alle Politiche Mario Dadati aggiunge alcune considerazioni in merito al dibattito emerso in sede consiliare a riguardo.

«Dispiace constatare come la consigliera Federica Sgorbati, senza considerare la situazione esistente del Servizio di Trasporto scolastico, critichi l'operato della Giunta, dimenticando la prassi utilizzata fino a ieri, ovvero che gli alunni non residenti, senza che l'Amministrazione ne fosse a conoscenza ed intervenisse per sanare la situazione, usufruivano ugualmente del Servizio. Importante, per gli Uffici dei Servizi educativi – precisa Dadati – era regolarizzare questo uso improprio: operazione che è stata fatta tramite una legittima Determina dirigenziale, senza modificare il Regolamento (come esplicitato nell'interrogazione ricevuta dal sottoscritto in Consiglio comunale), ma attuando la norma stessa».

«La mancanza di comunicazione di tale atto alla cittadinanza, denunciata dalla consigliera Sgorbati – prosegue l'assessore – dipende proprio dal dovuto rispetto nei confronti del Consiglio comunale: abbiamo atteso di discuterne nel luogo istituzionale deputato, per poi informare i cittadini. Gli atti dei Servizi educativi hanno rispettato il Regolamento del Trasporto scolastico e fatto buon uso della discrezionalità che l'ordinamento conferisce alla Pubblica Amministrazione: stupisce, quindi, la polemica sollevata da Federica Sgorbati su presunte irregolarità in merito».

«Il lavoro della Giunta – conclude Dadati – ha consentito di normare l'accesso al servizio di trasporto scolastico, soddisfare le esigenze familiari di un bacino d'utenza altrimenti escluso, limitare ulteriori mezzi di trasporto sia pubblici che privati con beneficio sulla qualità dell'aria e la circolazione stradale, rispettare il principio di equilibrio di bilancio e i criteri di economicità ed efficacia. Mi chiedo, infine, se non sia giunto il tempo di un approccio diverso alle argomentazioni del Consiglio comunale, un approccio che parta dai contenuti, rivolto alla ricerca di soluzioni condivise e frutto del confronto».

LA REPLICA DELLA CONSIGLIERA SGORBATI

«Conosco bene la situazione degli uffici dei servizi educativi che ringrazio del prezioso lavoro che quotidianamente svolgono. Nel contempo mi spiace dover evidenziare ancora una volta come da parte dell'amministrazione la pezza sia peggiore del buco». Inizia così la replica della consigliera Sgorbati all’intervento dell’assessore Dadati in merito al servizio di trasporto scolastico.

«Ricordo all’assessore che è stata l’amministrazione Barbieri a regolamentare il servizio di trasporto scolastico per il tramite dell’apposito e corretto iter amministrativo terminato con la delibera di Consiglio Comunale del 21.12.2020 che ha previsto l’accesso al servizio da parte dei soli residenti. Sino a quel momento – continua la Consigliera - la situazione non era normata pertanto non vi era alcuna situazione da sanare lasciando evidentemente libero accesso anche ai non residenti. Quindi, semmai ,di uso improprio si può parlare oggi dinanzi ad un regolamento comunale che prevede il requisito della residenza ed una determina che lo abolisce permettendo ad un paio di non residenti di usufruire del servizio senza far seguire nessun tipo di comunicazione diretta alla cittadinanza tutta perché, stando a quanto afferma l’assessore, in attesa di discuterne nel luogo istituzionalmente deputato”, il Consiglio appunto, per darne poi una presunta comunicazione in un secondo momento, magari ad anno scolastico quasi concluso». «Ci troviamo dinnanzi ad un percorso a dir poco macchiavellico – prosegue la consigliera Sgorbati - per cercare di dare fondamento ad una discutibile operazione che per oltre due mesi ha di fatto escluso dal servizio famiglie che avrebbero avuto diritto quanto meno di scegliere se usufruirne o meno».

«Stupiscono, poi, le parole dell’assessore Dadati - conclude Sgorbati - che dopo aver deciso in completa autonomia arrivando sino ad esautorare il Consiglio Comunale da una materia che gli è propria, fa appello ad un approccio che ricerchi soluzioni condivise quando in questo caso l’unica condivisione che vi è stata è forse con la propria immagine riflessa in uno specchio».

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