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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Davide Garilli (Lega) è il nuovo presidente del Consiglio comunale di Piacenza

Il 24enne consigliere leghista (assente alla seduta) è stato votato dal centrodestra come successore di Caruso. L’opposizione aveva proposto il vice Sergio Dagnino (M5s). Le minoranze: «Persa un’occasione». In Consiglio entra Carlo Cerretti (Fd’I) dopo la sospensione decisa dalla prefettura

«Visto il momento delicato – ha spiegato Giorgia Buscarini (Pd) - avremmo preferito non che fosse destinata alla opposizione, ma una scelta libera del Consiglio. L’opposizione invece sceglie di confermare il vicepresidente Dagnino in questo ruolo. «Dagnino è bravo – ha rimarcato il collega pentastellato Andrea Pugni - si poteva provarci stavolta per condividere insieme la scelta. I Giovani Padani sono cresciuti nel frattempo e ora dovrà dimostrare, ha comunque fatto vedere a 24 anni di non avere paura a schiacciare il bottone e parlare in quest’aula». «Anche io ho apprezzato Dagnino – ha aggiunto Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - peccato che si usi il manuale Carlo Cerretti-2Cencelli. Occasione persa, si poteva dare un segno di dignità». «Avete dato un cattivo esempio – ha espresso il capogruppo Pd Stefano Cugini - alle dichiarazioni d’intenti non sono corrisposti i fatti. In due anni mai un’apertura nei confronti dell’opposizione». «Garilli farà il suo meglio – ha polemizzato Massimo Trespidi (Liberi) - ma votare un presidente che neanche è in aula è un “record”. Scegliere lui non è una soluzione straordinaria: serviva una persona con un autorevolezza e esperienza. Non mi era mai capitato di eleggere un presidente in contumacia. Il pur bravo Garilli non sarà però la svolta richiesta a questa Amministrazione». Antonio Levoni (Liberali) ha rimarcato però che i Liberali, determinanti per l’elezione di Garilli, non hanno mai avuto ruoli di responsabilità. «Ero in lizza con Garilli, potevo diventare presidente, ma avrei rotto la maggioranza. Così mi sono tolto dalla contesa». «Conosco Garilli dal 2014 – ha detto l’amico Marvin Di Corcia (Lega) quando eravamo nei Giovani Padani. Studia molto, si prepara, è un segnale per i giovani e metto entrambe le mani sul fuoco. All’ultima tornata elettorale tanti under 25 sono stati eletti alle Comunali». «Non ho riserve su Garilli – ha polemizzato Michele Giardino (Gruppo Misto) - ma sul metodo. Il Gruppo Misto non sapeva nulla della sua candidatura, altro grave errore di strategia politica della maggioranza. L’elezione del presidente è uno dei pochi passaggi che dovrebbe coinvolgere, soprattutto dopo quanto successo a Caruso. Però qua si agisce da dilettanti».  

L'elezione di Garilli non è stata l'unica novità della seduta di ieri. Come risaputo, Giuseppe Caruso si trova attualmente in carcere alle Novate. Si è dimesso nei giorni scorsi da presidente dell’aula, non da semplice consigliere. Su di lui è scattata però la sospensione decisa dalla prefettura di Piacenza. E’ stato così temporaneamente sostituito dal primo dei non eletti di Fratelli d’Italia alle Elezioni del 2017, Carlo Cerretti, che ha fatto il suo ingresso a Palazzo Mercanti. In questa occasione Trespidi (Liberi) ha manifestato la sua delusione per le mancate dimissioni di Caruso: «Ci aspettavamo di averle già oggi, che peccato». «Questo è un ulteriore smacco alla città», ha aggiunto anche Cugini (Pd). «Mi spiace – ha invece accolto così il neo consigliere Cerretti, il sindaco di Piacenza Barbieri - che sia questa la situazione per il suo ingresso».

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