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De Castro (Pd): «Una nuova politica agricola in Europa solo se l'Italia ha un governo credibile»

A Gariga il vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, bloccato dal maltempo, si è collegato telefonicamente per rispondere alle richieste dei produttori, alla presenza dei quattro candidati locali del Partito Democratico, Patrizia Calza, Marco Bergonzi, Paola De Micheli e Paola Gazzolo

"La credibilità e la competenza della classe dirigente permetteranno all'Italia di contare in Europa e di mantenere una politica agricola forte e di sostegno ai produttori piacentini". Parola dell'euoparlamentare europeo del Pd Paolo De Castro, che è intervenuto all'incontro con il mondo agricolo locale organizzato alla Faggiola di Gariga di Podenzano. Il vicepresidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, bloccato dal maltempo, si è collegato telefonicamente per rispondere alle richieste dei produttori, alla presenza dei quattro candidati locali del Partito Democratico, Patrizia Calza, Marco Bergonzi, Paola De Micheli e Paola Gazzolo. Nell'introduzione il sindaco di Podenzano Alessandro Piva ha evidenziato il passaggio cruciale che sta vivendo in queste settimane la politica agricola nel nuovo scenario dell’Europa post Brexit: "La nuova Pac, soltanto attraverso un’intesa con gli altri paesi mediterranei, può essere rivista a favore delle aziende italiane, in particolare nei settori di interesse del territorio piacentino: ortofrutta, viticoltura, latte".

Paolo De Castro ha parlato dell'approvazione in ambito comunitario del regolamento "Omnibus" e dei vantaggi contenuti: "Ci sono misure di semplificazione e passi avanti nel tema della gestione dei rischi e delle assicurazioni, con il pacchetto giovani inoltre si darà più forza e sostegni al ricambio generazionale così importante per il settore agricolo". "Potremo dare anche più valore alle organizzazioni di prodotto che non dovranno più temere l'antitrust, con la possibilità di fare accordi di prezzo e di quantità". "Ci stiamo battendo in queste settimane per le risorse finanziarie - ha ricordato - e per non togliere fondi al settore agricolo. Con l'obiettivo di non far pagare agli agricoltori le nuove politiche comunitarie e coprire il buco da 12 miliardi lasciato dalla Brexit. Il governo italiano di Paolo Gentiloni, insieme a quello di Macron e della Merkel, hanno già dato la disponibilità ad un incremento del bilancio comunitario. E' un segnale importante". "Le elezioni del 4 di marzo - ha concluso - non sono elezioni qualsiasi, occorre prestare un'attenzione particolare. Non possiamo permettere di affidare il nostro futuro ai populisti, a chi vuole distruggere l'Europa e soltanto 5 anni fa ci ha portato sull'orlo del commissariamento. Ricordiamo che abbiamo ripreso la situazione per i capelli e soltanto con il lavoro dei nostri governi del Partito Democratico abbiamo riportato il segno più sull'economia". "Abbiamo provato a mantenere la campagna elettorale sui contenuti - ha aggiunto Paola De Micheli - e la nuova centralità dell’agricoltura in Italia è sotto agli occhi di tutti con un’operazione fiscale poderosa che rivendico, un miliardo di riduzione delle imposte, ovvero il segnale concreto di fiducia nel settore primario come trainante dell’economia italiana".

 Per Paola Gazzolo "il nostro governo ha riacquisito prestigio in ambito europeo". E sulla politica idrica: "Per rendere oggettive le soglie del deflusso minimo vitale dobbiamo fare una sperimentazione e per riuscire a convincere l’Europa occorre portare evidenze alla fine di un percorso. Noi ci siamo messi in questa logica attraverso il confronto costante con le associazioni agricole. Sul tema della fauna selvatica stiamo approntando in Regione il nuovo piano faunistico venatorio con strumenti più incisivi e coordinati per il controllo degli animali che danneggiano le colture".

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