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Calza a Delrio: «Il ministro pensi anche alla tangenziale di San Polo»

Il vicepresidente della Provincia con delega ai lavori pubblici: «Durante la visita di Delrio per la Statale Valtrebbia, gli segnalerò altre situazioni di emergenza del nostro territorio»

«L’annunciata prossima venuta a Piacenza del Ministro Delrio - sarà in città il prossimo 26 febbraio, nda - sia pur finalizzata ad approfondire il progetto di riqualificazione – ammodernamento della S.S. 45 , costituisce un’occasione unica – spiega Patrizia Calza, vicepresidente della Provincia con delega ai lavori pubblici - per poter segnalare direttamente al Ministro altre emergenze del territorio. Tanto più che la risoluzione di alcune di esse non richiede neppure un esborso economico da parte dello Stato. Pertanto dopo il doveroso e sincero ringraziamento per l’attenzione rivolta ad una infrastruttura  strategica per lo sviluppo di un’intera vallata, non potremo tacere di altre emergenze territoriali.

Mi riferisco in particolare alla richiesta di  un impegno fattivo per lo sblocco dell’impasse dei lavori per la Tangenziale di S.Polo, S.Giorgio , nota come Variante alla S.P.6 . Questa ha richiesto un lavoro complesso che ha visto soprattutto come protagonista la Provincia, e che ha comportato la  Stipula di ben due convenzioni, una del 1998 e la successiva, che introduceva anche la tangenziale all’abitato della Crocetta, del 26 gennaio 2006 tra Provincia, Società Autostrade Centropadane, Comuni di Podenzano e S.Giorgio. In forza delle stesse, in relazione alle possibilità offerte dall’apposita normativa in materia di interventi delle Concessionarie Autostradali sulla viabilità di adduzione ai caselli autostradali ,   la società Centropadane  si impegnava alla progettazione, finanziamento e realizzazione dell’adeguamento della S.P. 6. Il contributo finanziario a carico del Comune di Podenzano e della Provincia di Piacenza era pari a 300mila euro.

Svolti tutti i gravosi adempimenti previsti dalla normativa ai fini del conseguimento della positiva Valutazione di Impatto Ambientale, degli espropri e dell’espletamento della gara per l’affidamento dei lavori  La Società Autostrade Centro Padane S.p.a iniziava  a realizzare l’opera facendo regolarmente fronte ai propri impegni sino alla scadenza della concessione, il 30/09/2011, dopo di che, con l'infrastruttura realizzata per oltre il 30%, i lavori si bloccavano completamente, in quanto a partire da tale data, come previsto dal bando di gara per l’individuazione della nuova Società concessionaria  "gli investimenti necessari per il completamento delle opere sono a carico del Concessionario subentrante". Nel Maggio 2015, SATAP si è aggiudicata la gara, ma ad oggi, ancora non è arrivata alcuna notizia in merito alla ripresa dei lavori della S.P. 6 di Carpaneto.

Le opere, iniziate dopo una lunga attesa,  e sospese, sono soggette ad un processo di ammaloramento sempre più grave con evidente spreco di risorse pubbliche. E’ pertanto molto grave, come abbiamo già scritto, che la situazione di incertezza possa ulteriormente perdurare, ancora più grave in una terra, come quella emiliana e piacentina, dove si è dimostrato in ogni occasione, da ultimo nel caso  dell’alluvione, sia pur nei  limiti consentiti dalle risorse finanziarie a disposizione, di saper lavorare bene e in fretta. Pesante altresì da sopportare per chi, amministrando, ha profuso le sue energie per un progetto vanificato da incomprensibili  pastoie burocratiche. Ritengo che si possa legittimamente pretendere dal Governo una dura presa di posizione nei confronti di chi, partecipando ad una gara per ottenere la concessione autostradale, ben sapeva di dover rispondere ad impegni assunti dalla precedente.

Una ulteriore opera strategica per il territorio è senz’altro il completamento della Tangenziale di Piacenza con il collegamento alla via Emilia e all’autostrada A 21. Un proficuo rapporto con la concessionaria autostradale potrebbe forse  dare risposta anche a questa esigenza. Sono  inoltre  da segnalare all’attenzione del Ministro sia il tratto di Cispadana - necessario a dare respiro al territorio orientale della Provincia, in particolare a Villanova – già segnalato in passato dalla Provincia  alla Regione ai fini dell’inserimento nella Programmazione  Regionale, sia la Tangenziale di Alseno, discussa e indicata da tempo sia alla Regione  che ad Anas come priorità nell’ambito delle problematiche connesse alla via Emilia.

Da ultimo l’occasione sarà utile per ricordare le necessità manutentive della rete infrastrutturale provinciale, che corre per oltre Km. 1.1100 in territorio per due terzi collinare e montano e soggetto a gravi fenomeni di dissesto idrogeologico. Necessità che, alla luce delle risorse a disposizione, a seguito della sottrazione delle stesse operate dalle ultime Leggi di stabilità, e dichiarate illegittime dalla Corte Costituzionale, rischiano di rimanere insoddisfatte , con grave danno per tutta la comunità piacentina . E’ necessario infatti tenere presente che, “a bocce ferme” , in assenza di cambiamenti normativi o organizzativi, essendo venuto a scadenza nel 2016 l’attuale Accordo-Quadro, che come è noto, assegna le risorse per la manutenzione ordinaria  delle strade, la Provincia non sarà in grado di attivare la  gara per un nuovo accordo, pertanto dal 2017 la manutenzione stradale rischia di rimanere senza risorse».

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