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Deposito tir di Ancarano, la minoranza: «Troppe contraddizioni in tutto il percorso»

L'opera del privato non verrà realizzata, ma prosegue il botta e risposta tra l'Amministrazione Albasi e "Noi per Rivergaro"

L'ampliamento dell'attività di un privato ad Ancarano di Rivergaro, che prevedeva un importante deposito di tir, non si farà. Sulla vicenda urbanistica, dopo l'intervento dell'assessore del Comune di Rivergaro Marina Mezzadri, pubblichiamo la replica dei consiglieri dell'opposizione. 

«È incredibile dove possa arrivare la irricevibile sfacciataggine dell’assessore Marina Mezzadri, siamo sconcertati dalle sue parole e con questo comunicato intendiamo mettere in chiaro alcune cose. Prima di tutto che “Noi per Rivergaro” ha sempre manifestato la propria contrarietà al cosiddetto ecomostro all’ingresso del paese.  Più volte, in Consiglio comunale, abbiamo insistito e fatto pressioni affinché non ci fossero ambiguità nell’esprimere la volontà politica dell’amministrazione. In questo senso, le parole del sindaco furono chiare. “Non cambieremo la destinazione dell’area, che resterà quindi ecologica ambientale e non edificabile”. E’ necessario ricordare, ad onor del vero, che invece fu proprio l’assessore Mezzadri a dimostrarsi stizzita da tale dichiarazione, a tal punto che il giorno successivo rassegnava le sue immediate dimissioni da consigliere.  Adesso, con una giravolta a 360°, dice testualmente “crediamo che la sicurezza della viabilità e la tutela paesaggistica dell’ingresso al paese, siano valori da preservare”. La chiama coerenza? Come mai allora la decisione di cambiare (arbitrariamente, non su richiesta del privato) la classificazione dell’area da agricola ad eco? Questo dovrebbe spiegare l’assessore Mezzadri, protagonista attiva di tutta la vicenda fin dall’inizio. Perché, chiariamo bene, la classificazione eco avrebbe permesso comunque un intervento edilizio, cosa che non è coerente con chi ha la volontà di un rispetto ambientale. Bastava mantenere la destinazione agricola. Cosa abbia spinto il privato ad un investimento di questo tipo non è un argomento di nostra competenza ma è evidente che ci sono troppe contraddizioni e la delibera non è che la conferma di un iter pasticciato, pieno di ambiguità. La mancanza, negli atti, di un parere legale citato in premessa nella delibera, è solo un dettaglio in più. Da qui, la decisione di non partecipare al voto. Le motivazioni sono a verbale e sono chiarissime, non si azzardi l’assessore Mezzadri, che a quanto sembra parla a titolo personale, ad attribuirci parole mai pronunciate. Chi ha sbagliato si assuma le proprie responsabilità. La nostra scelta è stata coerente, è stata solo ampliata nella direzione di non voler essere in nessun modo complici di una procedura ambigua e nebulosa. Ci basta che sia stato evitato un intervento edilizio assurdo che abbiamo sempre ostacolato, nell’esclusivo interesse dei cittadini e del paese che amiamo».

Il gruppo di minoranza consiliare di “Noi per Rivergaro”

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