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Dissesto, Borgonzoni: «Apriremo noi i cantieri a Piacenza»

La candidata del centrodestra sul dissesto idreogeologico nel Piacentino: «Bonaccini non interviene e viene criticato perfino dal suo Governo»

«I dati ufficiali dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca Ambientale) dimostrano che frane e alluvioni sono un pericolo per l’Emilia-Romagna - lo afferma Lucia Borgonzoni, candidata presidente del centrodestra - ma il problema più grande è una politica distratta e incapace. Anche grazie alla Lega di governo, la Regione ha ricevuto significativi finanziamenti per tutelare il territorio e nella primavera 2018 un accordo di programma ha destinato all’Emilia-Romagna oltre 73 milioni di euro. Bonaccini, in qualità di commissario straordinario per il rischio idrogeologico, aveva la possibilità di utilizzarli velocemente. Ma ha investito troppo poco e troppo lentamente, provando a nascondere le incapacità con polemiche e comunicati stampa tardivi. Come già fatto per i piani di bonifica e per l’immondizia in arrivo da Roma, ora il Pd cercherà goffamente di smentire. Ricordiamo quanto sottolineato dal ministro dell’attuale governo 5Stelle-Pd, Sergio Costa, che lo scorso 21 novembre criticava l’immobilismo della giunta Bonaccini dicendo “a questo punto c’è da aprire questi benedetti cantieri, perché ormai ci sono tutte le possibilità”. Rassicuriamo il ministro e soprattutto i cittadini emiliano-romagnoli: li apriremo noi, dal 27 gennaio». Nella nota riservata alla stampa, la stessa Borgonzoni ricorda quanto sia importante il tema del dissesto nel Piacentino. Le frane sono un pericolo per 9814 edifici e 4311 famiglie. Il rischio alluvione riguarda invece quasi 150mila piacentini.

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