Dopo dieci ore e mezza passa nella notte il bilancio, senza i Liberali
Ok al bilancio 2019 dell’ente dopo una discussione durata oltre dieci ore. Levoni: «Non votiamo un documento che si basa sulla vendita delle quote Iren, non approfondita». Il sindaco: «Non comprendo la scelta»
La maggioranza, lungo la strada, ha però raccolto un sostegno inaspettato, che ha compensato i due voti mancanti dei Liberali. «Ho votato a favore – ha motivato la sua scelta Gloria Zanardi (Misto) - molti provvedimenti precedenti a questo bilancio che lo hanno così determinato, il mio è un parere favorevole di incoraggiamento al lavoro di questa Giunta. I miei valori sono di centrodestra e le scelte di questo bilancio come il mancato aumento delle tasse, rispecchiano quei valori».
«Questo bilancio di metà mandato – ha rilevato Luigi Rabuffi (Piacenza in Comune) - dell’Amministrazione dovrebbe dare gambe alle idee, progetti e programmi del centrodestra vincente alle Elezioni. Dovrebbe essere un documento che allontana i fantasmi di Reggi e Dosi, questo è tutto vostro, lo avete sancito voi. Le scelte dipendono tutte dall’Amministrazione, dopo alcuni spettacolo imbarazzanti come il balletto sull’aumento o meno dell’addizionale Irpef. Qua però ci sono politiche di imbarbarimento sociale e immobilismo, politiche intolleranti che vanno contro gli ultimi e non risolvono i problemi della gente, come le multe a chi chiede la carità, il coprifuoco nel quartiere Roma, le panchine anti bivacco. Avrei voluto trovare un motivo per votare questo bilancio ma non lo vedo».
«Aspettiamo con ansia – è stato l’intervento di Andrea Pugni (Movimento 5 Stelle) - il piano di razionalizzazione della spesa promesso, così finalmente vedremo cosa taglierete. È sempre molto difficile fare questa operazione. Sottolineo il fallimento del piano delle alienazioni degli immobili comunali. Noi 5 Stelle siamo contrari alla politica di bilancio di questa Giunta».
Massimo Trespidi (Liberi) ha rimarcato i meriti del Consiglio comunale, che si è impegnato per approvare il documento e proporre correzioni utili dopo un dibattito costruttivo. «Però si piange un morto che non c’è, perché le risorse nel bilancio ci sono. Bisogna solo spenderle bene. E serve un attento cronoprogramma per realizzare quegli impegni contenuti nel piano delle opere pubbliche, interventi che si faranno grazie ai soldi che arriveranno dalla vendita delle quote Iren».