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«Dopo parigine, biscotti e "lingue di suocera", quali altri ingombri sulle strade?»

«Nel timore che il Pronto soccorso dell’ospedale di Piacenza non sia sufficientemente affollato, sindaco e assessore ai lavori pubblici, cercano di porvi rimedio  decidendo l’installazione di un cordolo fisso sul Corso Vittorio Emanuele, foriero di cadute a raffica», così commenta l’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale, il consigliere Tommaso Foti.

«Francamente non si sa se essere più sconcertati o più rassegnati per questa serie di ostacoli posti sulle strade pubbliche che - aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia – hanno l’unico obiettivo di complicare la vita a chi lavora e produce. Prima è stato il turno delle “parigine”, poi dei “biscotti” , oggi delle “lingue di suocera”, domani attendiamo l’ennesima allocazione di un ingombro stradale del duo Cisini-Dosi, prima di opportunamente denominarlo»

«E’ pur vero che i piacentini sono pazienti – continua Foti – ma siamo veramente al limite della sopportabilità, anche perché i fatti ci dicono che , nonostante l’inventiva dei due prodi amministratori comunali, rimasti affezionati evidentemente al Lego, l’incidentalità stradale non diminuisce mentre cresce il timore dei cittadini di percorrere le strade e i marciapiedi pubblici, oltre ovviamente le piste ciclabili».

«Chissà se tanto spasmodico interesse per il suolo pubblico – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia -  rappresenti per la Giunta Comunale una via d’uscita  per non occuparsi di cosa corre sotto lo stesso, ad esempio i Rivi urbani. Ma occuparsi di quest’ultimo tema significherebbe occuparsi dei cittadini, a differenza degli ingombri stradali che allietano solo i portafogli chi li produce e chi li colloca». 

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