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Dopo tre consigli comunali, approvata la convenzione tra il canile municipale e i 5 comuni della provincia

Approvata la convenzione, voluta dall'assessore Giulia Piroli, per i prossimi due anni tra il comune di Piacenza e Zerba, Cerignale, Gossolengo, San Giorgio e Rivergaro. Polledri: «Stipulare la convenzione ci fa perdere soldi, questa è una tassa sul cane odiosa e ingiusta»

Dopo tre consigli comunali sul tema, è stata approvata con il voto della sola maggioranza (ad eccezione dei consiglieri Colla e Rocchi) la convenzione sul canile municipale tra il Comune di Piacenza - voluta dall'assessore Giulia Piroli - e i comuni di Zerba, Cerignale, Gossolengo, San Giorgio e Rivergaro. Sono stati infatti respinti gli ultimi emendamenti dell’opposizione – in particolare Polledri e Colosimo – che chiedevano di rivedere diversi parametri della convenzione, stipulata per i prossimi due anni, fra cui il corrispettivo di denaro incassato da Piacenza, che sarà in relazione al numero degli abitanti dei paesi convenzionati. «Questo argomento non mi appassiona – ha esordito Guglielmo Zucconi – e io voto a favore anche perché non ne posso più: ci abbiamo messo tre consigli comunali per approvare questa convenzione. E poi contestiamo le parole del segretario? Ma pensate che la gente fuori dal consiglio ha l’anello al naso? «Questa convenzione – ha invece votato contro Lucia Girometta (Fi) è qualcosa di ridicolo e assurdo. Qualche volta la maggioranza potrebbe dare ascolto all’opposizione». «Dilatiamo questi discorsi – ha tuonato Tommaso Foti - e poi non parliamo della Fondazione. Mentre stanno succedendo strane cose in quelle segrete stanze e i cittadini perdono altri soldi, noi parliamo di cani. Il fatto di oggi è questo, l’emendamento sui cani. Basta con questo atteggiamento: non voglio sapere dal sindaco Dosi cosa farà sul canile, ma chiedo a lui, al presidente della Provincia e a quello della Camera di Commercio se intendono chiedere al Cda di dimettersi. Comunque, al riguardo, posso dire che se girate alcuni vicoli della città sentiamo odori invivibili, sembra di avere dei vespasiani a cielo aperto. Per abbellire Piacenza mettiamo fioriere che bisogna continuare a lavare con acqua e candeggina, questo non è civile. Ci vogliono provvedimenti tampone per il periodo estivo sul tema del randagismo, perché altrimenti la situazione diventa insopportabile nei prossimi giorni.

«Questa città – ha invece dichiarato Daniel Negri del Pd - sotto il profilo del randagismo funziona in modo egregio, cerchiamo di migliorare ancora. Di diverso avviso Massimo Polledri, Lega Nord. «Questa è praticamente una tassa sul cane ingiusta e odiosa a cui non corrisponde alcun servizio». Colosimo al riguardo aveva presentato un ordine del giorno, bocciato in seguito dalla maggioranza. «Abbiamo parlato di pet therapy, di strategie di mercato e altre cose. Non erano chiacchere ma proposte. Mi vien voglia di strappare l’ordine del giorno perché perdiamo tempo con questa maggioranza che dice “no” a tutto». «La maggioranza deve prendere atto – rileva Tassi - che una parte di loro (i consiglieri Colla e Rocchi) non è favorevole. Invito i due consiglieri a non astenersi mai, ma ad aiutarci a mandarli a casa. Qua non si procede, non c’è sviluppo economico da quindici anni. Non è ricevibile prendere in considerazione per i canili il parametro degli abitanti, non ha senso. Si potrebbero risparmiare tanti soldi e invece li buttiamo. Tutto ciò è iniquo.  In consiglio si parla solo di queste cose perché alla base c’è una mancanza di delibere. Le commissioni non licenziano nulla: in due anni solo un Psc e un bilancio è stato approvato, nel frattempo però la Tasi per i piacentini è al massimo consentito».

«Il verde pubblico di via Calciati – ha informato l’aula l’assessore all’urbanistica Silvio Bisotti - subirà una trasformazione che necessita una variante del Prg. L’area ottenuta dalla costruzione del supermercato Esselunga, diventata di proprietà del Comune è ora oggetto di un’interessamento da parte delle “Farmacie comunali srl”. L’intenzione è quella di edificare un parcheggio utilizzato per uno sportello automatico che consenta all’utente di non scendere dall’auto per avere accesso alle forniture delle farmacie e al pagamento. La proprietà – ha fatto notare Bisotti - s’mpegna a costruire l’accesso, che consiste in una trasformazione del verde pubblico in un parcheggio di 400 metri quadri. La proprietà – secondo l’accordo – s’impegna inoltre a riqualificare il restante verde. Tutti questi interventi sono a suo carico e le Farmacie per dieci anni usufruiranno di quest’area». Tommaso Foti di Fd’I ha voluto dire la sua sull’area di via Calciati. «Se la proprietà è del comune – ha rilevato Foti - la costruzione di un parcheggio non risulta essere una variante del progetto urbanistico. Visto che è del Comune, e oltrettutto chi fa l’intervento è una società partecipata del comune, che detiene la maggior parte delle azioni delle Farmacie Comunali, il progetto l’avete un po’ troppo complicato. Il comune, per intenti suoi, non ha bisogno di variazioni al progetto. Non capisco perché non volete semplificare la cosa». «Se la trasformazione da verde pubblico ad area di parcheggio non supera il 20%, non è necessaria la variante. Qua si parla di una superfice di 400 metri quadrati su 1200, perciò dobbiamo per forza di cose effettuare la variante». Il consiglio comunale ha approvato.

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