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Prostituzione, Dosi: «Comune attivo sia nel contrasto che nella prevenzione del fenomeno»

Il primo cittadino respinge le critiche del consigliere Foti. Dosi: «Nel 2014 verbalizzate 95 sanzioni a prostitute e clienti. I nostri servizi sociali inoltre si stanno impegnando per togliere dalla strada 18 persone»

«Leggo con un certo stupore – spiega il sindaco di Piacenza Paolo Dosi - le accuse di inattività che il consigliere Tommaso Foti rivolge all’Amministrazione comunale sul tema della lotta alla prostituzione. Non gli attribuivo, infatti, una conoscenza così poco documentata degli interventi svolti negli ultimi mesi su questo fronte, né l’ipocrisia di chi finge di ignorare il fenomeno fino a quando resta chiuso tra quattro mura, accorgendosene solo quando la crisi, come sta avvenendo ora, lo porta a riversarsi sulle strade». Il sindaco respinge con fermezza le critiche, sottolineando che «non solo nel periodo estivo sono stati intensificati i controlli mirati da parte della polizia municipale, ma dall’inizio del 2014 al mese di agosto sono state ben 95 le violazioni verbalizzate al regolamento di polizia urbana che sanziona, per prostitute e clienti colti in flagranza, la contrattazione di prestazioni sessuali a pagamento».

«Ho già rimarcato in più occasioni – prosegue il primo cittadino – la difficoltà delle condizioni in cui quotidianamente operano i nostri agenti, per l’esiguità delle risorse umane e il moltiplicarsi delle competenze e delle aree di intervento richieste al corpo. Nel contempo, vorrei sottolineare l’impegno dei nostri Servizi Sociali, che operando in rete con le forze dell’ordine, le istituzioni, gli altri uffici comunali e il tessuto associativo garantiscono continuità ed efficacia, sul territorio, al progetto ministeriale “Oltre la Strada”, grazie al quale sono state sinora prese in carico, nel 2014, 18 persone sottratte allo sfruttamento sessuale, di cui 11 donne adulte (tre sono madri), una minore, tre uomini e tre transessuali. In media, sono circa trenta le persone che in un anno vengono aiutate grazie a questa consolidata attività».

«A questo si aggiunge – chiosa il sindaco Dosi – il progetto “Riduzione del danno”, mirato a contattare, attraverso il lavoro di un’unità di strada comunale, le persone che si prostituiscono, per fornire informazioni sui presidi sanitari e le opportunità di accesso ai progetti di recupero e conseguimento dell’autonomia. Nel 2013 sono state effettuate 118 uscite, avvicinando 250 persone e accompagnandone 288 ai servizi socio-sanitari del territorio. Senza dimenticare, poi, le periodiche riunioni del Tavolo della Tratta e il recente avvio di una collaborazione in rete con la Comunità Papa Giovanni XXIII. Sono consapevole – afferma il primo cittadino – della complessità del fenomeno, così come del fatto che non sia mai abbastanza quel che si fa per tutelare la dignità e il rispetto della persona. Proprio per questo, ben conoscendo gli sforzi congiunti e la sensibilità degli operatori, non posso accettare che l’Amministrazione comunale venga tacciata di indifferenza o lassismo. C’è, a monte, anche un problema culturale che porta al persistere, se non all’aumento, della domanda che alimenta la mercificazione sessuale, così come è preminente anche l’aspetto della riqualificazione urbana: proprio su quest’ultimo fronte, sarà realizzato a breve un progetto che riguarda via XXI Aprile, perché restituire gli spazi pubblici alla collettività e cancellare il degrado significa attuare un forte deterrente alla prostituzione su strada».

«Al consigliere Foti – conclude il sindaco – vorrei chiedere ulteriori dettagli sugli esempi positivi che sostiene siano riferibili a città limitrofe o analoghe a Piacenza per dimensioni e caratteristiche: laddove siano state adottate politiche più efficaci di prevenzione e contrasto della prostituzione, saremo ben lieti di conoscere e seguire queste buone prassi».

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