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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dosi: «Un mandato prevede un proseguo, per ora mi do 7 come voto»

Presentato il bilancio di metà mandato dell'Amministrazione. «Un sindaco non deve fare il "fenomeno", è difficile dare certezze ai piacentini quando il Comune non le riceve dallo Stato». Tagli ai servizi? «Preferisco l'erba alta nei campo giochi che togliere assistenze ai bambini disabili come hanno fatto a Parma»

Nella mattina del 25 maggio, il sindaco di Piacenza Paolo Dosi – affiancato dalla sua giunta quasi al completo (mancava il vice Timpano) – ha illustrato pubblicamente, rispondendo ai quesiti della stampa, il resoconto di metà mandato del Comune di Piacenza, che rendiconta l’attività svolta dal maggio 2012 al dicembre 2014. Il documento – dal costo comprensivo di progettazione grafica e stampa di 1000 copie pari a 3.889,20 euro - verrà presentato anche in quattro incontri pubblici in calendario nelle prossime settimane, tutti con inizio alle ore 21:

-           giovedì 28 maggio ai Giardini del Sole (in caso di maltempo, al Centro per le Famiglie), nel quartiere Farnesiana;

-           giovedì 4 giugno presso la sala della Partecipazione nella sede della ex Circoscrizione 3, in un appuntamento rivolto alle quattro Consulte cittadine;

-           giovedì 11 giugno ai giardini di via Serravalle Libarna all’Infrangibile (in caso di maltempo, all’auditorium della parrocchia Sacra Famiglia);

-           lunedì 15 giugno, nella piazzetta (o, in caso di maltempo, all’interno) del Centro civico della Besurica.

«Le linee programmatiche – ha spiegato il sindaco in Municipio - di mandato sono state per buona parte raggiunte: alcuni obiettivi sono stati conseguiti, altri sono avviati. Abbiamo il compito di portare a termine gli obiettivi e rispondere a una situazione di incertezza, di emergenze e problemi nuovi. I cittadini ci chiedono risposte, noi le abbiamo incerte dallo Stato. Il nostro Paese ha conseguenze evidenti della crisi economica, se siamo arrivati lunghi ad approvare il bilancio è perché abbiamo modifiche normative che ci impongono di rivedere tutto. Dobbiamo dare previsioni certe alla cittadinanza ma non riusciamo ad averle noi. Il bilancio di metà mandato ci dice comunque che siamo riusciti a ottenere risultati e a predisporre il terreno per completare gli obiettivi entro la fine del mandato».

Dosi ha risposto alle numerose domande dei cronisti presenti. Il “cambio di passo” (la sostituzione di 4 assessori nel gennaio 2014) ha portato a risultati evidenti? «Nella prospettiva di lavorare insieme 5 anni è preferibile avere una squadra omogenea». «Chi fa il sindaco non deve fare il fenomeno – ha poi proseguito nella riflessione Dosi -, e se fa il fenomeno non deve fare il sindaco. Siamo forti se la squadra è omogenea: ci possono essere contrasti tra gli assessori che vanno superati. Potrei deludere qualcuno, ma il cambio di squadra ha coinciso con un cambio di clima al nostro interno».

Il sindaco ha sottolineato il piano di razionalizzazione delle spese comunali. «Sono stati tagliati 5 milioni negli ultimi due anni, ma ciò non significa che abbiamo sprecato dei soldi negli anni precedenti. Io preferisco prendermi le proteste perché i marciapiedi sono distrutti e c’è l’erba alta nei campi giochi, piuttosto che togliere l’assistenza ai bambini disabili come hanno fatto a Parma. giunta-4

Il rilievo della Corte dei conti di un anno fa ci segnalò delle spese improprie: il documento parlava di 70 euro impiegati per due mazzi di fiori, e una spesa per una necrologia, tutto qua. Per abitudine, l’Amministrazione non ha mai sposato una politica di sprechi, è che in condizioni economiche del genere non si possono impegnare risorse su determinati temi. C’è una necessità impellente di asciugare il bilancio, abbiamo tolto capitoli di spesa dal bilancio, abbiamo analiticamente vagliato alcuni passaggi, senza toccare i servizi. Così siamo riusciti a recuperare 6 milioni e 500 negli ultimi mesi e ci manca solo un milione per chiudere il bilancio 2015».

Qual è il tratto distintivo di questi primi due anni e mezzo? «La resistenza di questa Amministrazione: vogliamo arrivare vivi e in piedi alla fine del mandato insieme alla città, quest’ultima vogliamo renderla capace di affrontare delle sfide che facciamo fatica a spiegare all’esterno, ma che hanno diverse realtà in questo momento». Il sindaco è parso ottimista sulla riqualificazione di Borgo Faxhall, che passa inevitabilmente dalla vendita dei palazzi di via Verdi e di via Scalabrini. «Sarà meno difficile vendere questi due immobili rispetto a Palazzo Olivetti, su cui abbiamo ricevuto finalmente una manifestazione d’interesse».

C’è stato qualche errore che non rifarebbe? «Più di un errore, ma le risposte le darò nel maggio del 2017. Come voto mi do un 7». Dosi non si è sbilanciato del tutto su una sua possibile ricandidatura fra due anni, ma ha lasciato trapelare la volontà di ripresentarsi a guidare nuovamente il centrosinistra per il capoluogo. «Un mandato prevede un proseguo, ma non ne faccio una ragione di vita o di morte».

Le danno più fastidio le accuse della minoranza o digerisce meno quelle di alcune frange della sua parte, come ad esempio “I Moderati”? «Ho una capacità digestiva incredibile, ci sono delle diversità, non si possono omologare. Non sono francamento preoccupato della maggioranza, dobbiamo mettere in conto anche questo. C’ero ai tempi di Reggi e a un certo punto del mandato si manifestano frizioni e criticità che appartengono all’ordine delle cose. Guardo con attenzione a ciò che si sviluppa all’esterno e all’interno dell’Amministrazione, ma non mi sento di essere preoccupato, mi sento solo impegnato per limare eventuali frizioni. Con alcuni consiglieri d’opposizione ho un rapporto buono, non vedo particolari differenze tra quello che sta succedendo adesso e i tempi di Guidotti e Reggi». bilancio di metà mandato Dosi-2

Il sindaco ha passato in rassegna alla stampa alcuni degli aspetti più significativi di questi due anni e mezzo di amministrazione.

Sportelli Quic: «Abbiamo aumentato la frequenza – ha spiegato Dosi - ci sono indici di soddisfazione degli utenti ai massimi livelli (oltre il 99%), ridotto i tempi di attesa. Introdotto percorsi per rendere più rapide alcune procedure, come le pratiche per separazioni e divorzi o per i funerali a prezzo calmierato».

Sostegno alle start up d’impresa, dato vita a “Spazio 2” per la creatività giovanile e “Urban Hub” per le imprese. «In questi due anni e mezzo ciò che è stato progettato e programmato ha dato una linea di sviluppo. Abbiamo recuperato grandi aree come il mercato ortofrutticolo (spostato dall’area di Borgo Faxhall), fatto un tavolo sulla logistica – dopo anni – per rimettere insieme tutti i protagonisti del settore per prevedere interventi. Coglieremo d’ora in poi – grazie allo sportello ad hoc - maggiori opportunità dai progetti europei. L’informatizzazione di alcuni servizi comunali ha abbattuto diversi adempimenti burocratici e ridotto i tempi d’attesa per i documenti».

Expo 2015. «Il lavoro di squadra su Expo ci ha dato modo di riprendere in modo collegiale diversi temi (Piacenza the Place, la Cabina di Regia per i Venerdì Piacentini e per altre iniziative del centro, esempi di iniziative pubbliche coinvolgendo tutti i soggetti)

Tecnopolo, (pronto entro la fine dell’anno), «Con Urban Hub avremo così due poli che consentiranno di investire su ricerca e innovazione».

Estensione teleriscaldamento, aumento da 13 a 19 punti wifi in città, telecontrollo, monitoraggio maggiore, l’esperienza del Cubo in piazza.«Tutti esempi – ha rimarcato Dosi - non tutti visibili, ma efficaci nel far capire quanto è stato investito nello sviluppo di una città Smart che vuole semplificare i servizi ai propri cittadini».

Welfare: «I servizi alla persona sono sempre il nostro punto di riferimento, rimane alta l’attenzione su minori, sulle famiglie, il nostro “welfare generativo” dare più risposte a parità di risorse, ovvero chiederemo un contributo al beneficiario di servizi di integrazione pubblica».

Anziani: «Si è parlato molto dell’Asp “Città di Piacenza” negli ultimi mesi. Domani ci sarà l’assemblea, vi anticipo che, rispetto allo sbilancio del preventivo 2014, il consuntivo presenterà uno sbilancio di circa 300mila euro inferiore rispetto a quello previsto. Gli interventi mirati hanno incominciato a dare frutti, ciò importante per il bilancio pubblico. Nel frattempo abbiamo valorizzato l’Hospice: vogliamo conservare livelli alti».

Dosi ha rimarcato l’impegno per la non autosufficienza.«Abbiamo conservato lo stesso numero di servizi con minori fondi regionali. Emergenza abitativa tra i temi più sensibili, abbiamo alcuni appartamenti indisponibili solo perché sono in fase di ristrutturazione».

Aree demaniali e militari: «Sono aree strategiche per lo sviluppo della città, hanno avuto un’accelerazione negli ultimi due anni di cui siamo contenti. Rimaniamo responsabili: l’acquisizione di questi beni comporta avere progetti. Vogliamo portare a casa risultati per fruizioni pubbliche (pensiamo a Palazzo Farnese), mentre si sono fatti passi concreti su tutti i fronti (Ex Pertite soprattutto). Ci aspetta un lavoro alla fine del mandato per valorizzare questi beni. Nel frattempo abbiamo adottato il Psc, preparato il masterplan sul Grande Fiume e per via Borghetto e via XXI aprile».

Aree verdi: «Sono venute meno le risorse per lavori di manutenzione, ma si è sviluppata una disponibilità maggiore dei cittadini per dare servizi. Ricordo il progetto sugli Orti Urbani, la raccolta differenziata incrementata, e il progetto “Più pesi meno paghi” in strada Valnure».

Lavori pubblici: Viale Dante in ristrutturazione, il nuovo parcheggio Besurica, le piste ciclabili inaugurate qualche tempo fa a La Verza, via Torricella, via XXIV maggio, «Fra poco faremo viale Malta».

Asili: «Implementata l’offerta sugli asili, le altre amministrazioni locali mettono in discussione questi servizi sensibili. Noi confermiamo tutti i nostri posti, copriamo il 30,5 per cento del rapporto con la popolazione. Oltre alla ristrutturazione dell’asilo Vaiarini. Partirà il nuovo asilo Internazionale sperimentale in via Martiri della Resistenza (ospiterà bambini da 1 a 5 anni). Rimarco inoltre il 1 milione e 300mila euro per un servizio facoltativo come l’assistenza agli alunni disabili, che era in carico allo Stato. Abbiamo proseguito l’impegno, oltre a portare in città il muovo corso di laurea di scienze Infermieristiche portato a Piacenza dall’Università di Parma».

Promozione turistica: «In questi due anni abbiamo un nuovo marchio “Piacere Piacenza”, fatto il restyling del sito e protocolli d’intesa nel Circuito delle Città d’arte della Pianura Padana. Stiamo migliorando interazione e offerta, vogliamo avanzare turismo di vicinato tra città vicine. Ricordo i grandi eventi: Adunata nazionale Alpini, Festival del Diritto, Expo, mostra su Raffaello, che hanno generato molto interesse. Rilanciare la Galleria Ricci Oddi (a breve dovrà essere riorganizzato il consiglio) sarà uno dei prossimo obiettivi.

Cultura: «La stagione lirica concertistica è stata chiusa con risultati molto incoraggianti, le attività del Municipale sono molto positive e stanno interessando anche il Ministero della Cultura. Le biblioteche comunali sono frequentate da sempre più utenti».

Sicurezza: «Entro la fine di giugno arriveranno i 4 nuovi agenti e 5 ausiliari per rivedere un po’ i servizi che saranno più funzionali per il territorio».

IL DOCUMENTO presentazione bilancio sociale - lunedi-2

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