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«E’ la prima volta che un governo ferma gli sbarchi e obbliga l’Europa a redistribuire gli immigrati»

Il sottosegretario Guidesi alla festa della Lega a Podenzano. «In autunno parte la prima fase della Flat tax per le partite Iva. Noi siamo il governo di artigiani, agricoltori e piccole imprese. Cambieremo il lavoro, non è tollerabile che esistano impieghi a 3 euro l’ora»

«E’ la prima volta che un governa ferma gli sbarchi di immigrati e costringe l’Europa a fare la propria parte. Stanno cercando di fermarci in tutti i modi, ma noi non cederemo di un passo. E oltre alla sicurezza, tra settembre e dicembre, daremo una risposta alle imprese introducendo una prima fase della flat tax: porteremo le partite Iva fino a 30mila euro a 100mila, coinvolgeremo 1,2 milioni di persone. Una manovra che porterà più reddito, più lavoro e più occupazione. Noi siamo il governo degli artigiani, dei commercianti, degli agricoltori, delle piccole e medie imprese».

Uno scatenato Guido Guidesi, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e alla democrazia diretta ha parlato alla 27ª festa della Lega a Podenzano. Con Guidesi era ospite anche l’europarlamentare Oscar Lancini. A fare gli onori di casa, e condurre la serata, la deputata Elena Murelli e il senatore Pietro Pisani.

Guidesi - originario di San Rocco al Porto - ha detto che «ci sono 5 milioni di italiani poveri che non riescono a mettere il piatto in tavolo. Prima di pensare ad accogliere altre persone dobbiamo pensare ai nostri cittadini. E i nostri sforzi - ha continuato Guidesi - in tema di sicurezza ci danno ragione: non siamo sudditi di accordi presi da altro governi con la Ue. Dallo stesso periodo dello scorso anno ci sono stati 27mila sbarchi in meno. Stiamo ristabilendo il principio di responsabilità. Ogni Stato faccia la propria parte». Guidesi ha poi invitato il popolo leghista all’unità «contro gli attacchi quotidiani che vengono da alcuni grandi mezzi di comunicazione, perché noi non abbiamo paura». Sul fronte del lavoro, poi, Guidesi ha ricordato come «lo si debba tutelare, e lo stiamo facendo con il decreto dignità, perché non è tollerabile essere pagati 3 euro l’ora». Infine sulla democrazia diretta, il sottosegretario ha affermato che si tratta «di ridare ai cittadini il diritto di decidere. In questo senso, proporremo che i referendum non siano più solo abrogativi, ma anche propositivi».

Lancini ha sottolineato, dopo aver lanciato un sentito appello alla salvaguardia dell’ambiente, le tante difficoltà in cui si dibatte l’Europa e i freni messi a chi vuole portare il cambiamento e il buonsenso: «In Europa gli italiani sono considerati come quelli inconcludenti. Noi dimostriamo, invece, che ora ci sono persone che dicono quello che fanno e fanno quello che dicono».

Secondo Pisani «la vecchia classe politica capisce che il cambiamento sta arrivando. Con Salvini stiamo riportando un po’ di democrazia. Il popolo va riportato al centro della politica. Non è populismo, è democrazia. Chi è stato eletto deve rispondere ai cittadini».

Infine, Murelli, soddisfatta per la buona riuscita della festa, ha ricordato gli impegni in Commissione lavoro e i cambiamenti che si profilano all’orizzonte «grazie a questo governo del buonsenso. Martedì parlerò del reddito di cittadinanza. Una misura che porterà l’Italia ad affiancarsi ai Paesi europei che già ce l’hanno. Una misura, però, che dovrà avere paletti rigidi perché il contributo dovrà andare solo a chi dimostra di volersi impegnare e a chi rispetta le regole, accettando i lavori che verranno proposti. Se si scopriranno i soliti furbetti, state tranquilli che a loro verrà tolto immediatamente».

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