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«Ecco alcune proposte per il futuro dell’ospedale di Castello»

Il Partito Democratico di Castelsangiovanni individua le priorità per il potenziamento dell’ospedale della Valtidone: «É ora che si abbandonino toni allarmistici, ma anche silenzi e poca chiarezza»

Il circolo del Partito Democratico di Castelsangiovanni si rivolge pubblicamente al direttore generale dell’Ausl ingegner Luca Baldino con alcune riflessioni per il mantenimento e potenziamento dell’ospedale di Castel San Giovanni. «Consapevoli della complessità del percorso, l’orizzonte temporale è il decennio 2020-2030: andiamo oltre al time-frame della politica che al più guarda la prossima tornata elettorale. Con discrezione e riservatezza ci siamo confrontati con alcuni medici e amministratori del nostro territorio, raccogliendo anche le riflessioni dei cittadini. Di seguito, semplificate per punti, le nostre proposte, per il futuro dell’ospedale unico della Valtidone.

PRONTO SOCCORSO H24 7/7 CON GUARDIA PEDIATRICA NOTTURNA – Potenziamento e non mero mantenimento del Pronto Soccorso: lo scopo è avere “un presidio H24 7 giorni su 7” in grado di gestire autonomamente l’emergenza e l’urgenza in tutti i loro aspetti. Introduzione di una “Guardia Notturna Pediatrica” in servizio per esempio dalle 20 alle 6 con la presenza di un medico Pediatra.

CHIRURGIA GENERALE – Nomina di un primario e crescita di un’equipe stabile attorno ad esso. La presenza della sala simulazioni deve essere un costante incentivo al potenziamento dell’attività formativa con rafforzamento dei rapporti con le Università. Sviluppo di centro di alta specializzazione per: chirurgia Partito Democratico Pd-3addominale (colon-proctologia), trattamento chirurgico dell’obesità (oggi svolto fuori Regione), chirurgia della tiroide (ad oggi svolta a Piacenza con liste d’attesa molto lunghe).

CHIRURGIA ORTOPEDICA E ORTOPEDIA – Come si intende arginare l’emorragia di competenze in atto? Individuazione di un Primario per la futura sostituzione di quello attuale, prossimo al pensionamento, e costituzione di un’equipe stabile. Ripristino operatività sala gessi garantendo la presenza del personale H24 a supporto del PS. A oggi il reparto di Ortopedia e Chirurgia Ortopedica dell’Ospedale di Piacenza è locato presso una struttura convenzionata in conseguenza dell’emergenza COVID. Riteniamo si debba considerare la struttura di Castel San Giovanni come ipotesi per il rientro in ambito di struttura pubblica.

AREA MEDICA - CARDIOLOGICA – Essenziale che sia confermato il mantenimento della Cardiologia di I livello con il consolidamento di una equipe stabile. Il pacchetto “Terapia Intensiva/Medicina/Cardiologia” è assolutamente inscindibile. ‘Day Hospital’: necessità di potenziamento degli organici, incrementando la presenza di specialisti per non perdere quanto di buono si è fatto e si sta facendo. ‘Day Service’ importante che all’interno della U.O. di Medicina sia possibile, con un potenziato dipartimento diagnostico e certamente di concerto con i servizi di primo accesso delle Case della Salute, coordinare al meglio esami e visite per evitare ricoveri.

RIABILITAZIONE – L’ospedale di Castel San Giovanni, per la sua collocazione geografica e il bacino di utenza effettivo e potenziale, sia essenziale per poter offrire un servizio pubblico di riabilitazione che includa almeno i servizi di Riabilitazione Post-Chirurgica Generale, Riabilitazione Ortopedico-Traumatologica e Riabilitazione Pneumologica. Sull’ultimo punto in particolare chiediamo aggiornamenti (conferme e road-map), in dettaglio sullo stato delle nomine relative al servizio di Riabilitazione Pneumologica menzionate nel documento “L’ospedale di Castel San Giovanni nella nuova rete ospedaliera piacentina”. L’esperienza maturata, la collocazione geografica che consentirebbe di attirare pazienti dall’ area lombarda (una delle più duramente colpite oltre alla nostra provincia) sono entrambi elementi che rendono evidente quanto tale tipo di servizio sia irrinunciabile per i cittadini del territorio e vantaggioso per ASL e Regione. L’U.O. Riabilitazione deve essere considerata alla luce di un criterio di prossimità al cittadino. La collocazione di questo servizio a Castel San Giovanni nell’ area periferica del Distretto di Ponente ci sembra razionale ed efficace e non una superflua duplicazione. In queste settimane il dibattito sull’ospedale di Castel San Giovanni è imperversato, ci permettiamo di dire, anche in modo scomposto. Apparentemente sembra la solita sfida a chi appare di più e meglio. Parliamo di un Ospedale necessario sul territorio, che non può subire un depotenziamento ne’ diretto né indiretto e non può certo essere sostituito da realtà come le Case della Salute. Occorre iniziare un dialogo franco e trasparente su questi temi con la Direzione Generale ASL. Per capire le problematiche tecnico-economiche, inutile da negare, ma anche sottolineare con le esigenze del territorio e delle Persone e fare sì che tali esigenze siano soddisfatte. È con onestà intellettuale e coraggio che abbiamo chiesto, ed auspichiamo seriamente, un intervento chiaro, preciso e definitivo anche da parte della Regione. É ora che si abbandonino toni allarmistici da una parte o silenzi e poca chiarezza dall’altra».

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