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Giovedì, 18 Aprile 2024
Elezioni Comunali 2012 Stazione / Piazzale Guglielmo Marconi

«Chi farà il sindaco si dovrà impegnare per noi pendolari»

Confronto con i candidati alle elezioni nella sede dell'associazione Pendolari. Tutti d'accordo per risolvere il problema biciclette e il problema sede. Ma c'è chi chiede di poter utilizzare i binari della Tav

Il primo confronto fra i candidati alla poltrona di sindaco non poteva che essere su un tema dietro al quale ci sono, o meglio si muovono, migliaia di piacentini: il pendolarismo e la mobilità. Andrea Paparo, Piero Solenghi, Massimo Polledri, Lorenzo De' Luca di Pietralata (in sostituzione di Pier Paolo Gallini) e Mirta Quagliaroli hanno incontrato i pendolari nella sede di piazzale Marconi. Però non si è trattato di uno scornarsi a vicenda o di una rissa tra politici, ma di un coro unanime per rispondere alle esigenze di questa categoria di lavoratori che, più che giustamente, si ritiene bistrattata. L'ultima carrozza del treno dei programmi elettorali, potremmo dire.

Tutti d'accordo, dunque, i candidati piacentini, sul gran da fare che ci sarà nei prossimi anni per aiutare finalmente i pendolari «che lavorano a Milano ma pagano le tasse a Piacenza». E non poteva essere diversamente. Infatti, come ha giustamente sottolineato Andrea Paparo prendendo la parola per primo, «diremo tutti più o meno le stesse cose perché, a differenza di altri, noi non ci dobbiamo giustificare per questa situazione che si è venuta a creare. Sono altri che devono rendere conto». Il riferimento è all'attuale amministrazione Reggi e al suo successore Paolo Dosi, candidato sindaco del centrosinistra, che all'ultimo momento ha comunicato che, per impegni di partito, non sarebbe stato presente al confronto. E forse è stato meglio così, visto che l'amministrazione non ne è uscita per nulla bene dalla serata. Proprio per  niente. Ok, non si parla male degli assenti, ma per dare sonore bordate all'operato di Reggi non c'è stato bisogno che parlassero i concorrenti politici candidati alla sua poltrona.

E' bastato che iniziassero ad aprire il libro i pendolari. In testa a tutti il battagliero e preparatissimo Ettore Fittavolini dell'Associazione pendolari piacentini, organizzatore della serata, che ha sfoderato i suoi cavalli di battaglia: la rimozione delle biciclette in piazzale Marconi con il relativo obbligo di utilizzare il parcheggio a pagamento approntato dal Comune e lo sfratto dall'attuale sede di piazzale Marconi. Ognuno dei candidati ha dato la sua ricetta. Quasi tutti i candidati hanno vantato a loro volta trascorsi da pendolari, o come studenti o come lavoratori. Tratto comune e dominante delle proposte - oltre alla futura disponibilità ad ascoltare i problemi dei pendolari - la risoluzione degli annosi problemi biciclette e sede.

Poi qualcuno (Paparo e Polledri) ha anche irrobustito la strategia parlando di asili e ambulatori medici "dedicati"ai pendolari e con orari compatibili. Strutture che potrebbero trovare collocazione a Borgofaxhall.Inevitabili gli accenni alla situazione dei ritardi, delle class action contro Trenitalia, dei vagoni sporchi e puzzolenti.  «Bisogna fare di più per farsi ascoltare da Trenitalia» hanno concordato i candidati: «Si può e si deve fare».

Dal pubblico c'è chi ha poi giustamente richiamato alla memoria un accordo di tanti anni fa (si parla dell'era Vaciago) che il Comune aveva sottoscritto con le Ferrovie quando ancora si doveva realizzare la Tav. «Hanno costruito l'Alta Velocità passando sui nostri campi, espropriando i nostri fondi per un'opera che alla fine è costata immensamente rispetto agli altri Paesi d'Europa. Adesso noi volgiamo poter utilizzare l'Alta velocità per arrivare a Milano in 25 minuti. L'interconnssione per farlo esiste. In Francia già lo fanno da anni con il Tgv in certe fasce orarie. E' nostro diritto».
E come dargli torto?

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