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Polledri sui casi di violenza: «Immigrazione, educare seconde generazioni»

Il candidato della Lega Nord interviene alla luce dell'escalation di fatti di cronaca avvenuti negli ultimi giorni. «Chi viene ospite in questo Paese deve capire che prima vengono i doveri, poi i diritti»

«E’ un bollettino di guerra, nemmeno fossimo a Milano, Napoli o Palermo. Due ecuadoriani arrestati per stupro su un treno; due ragazzini marocchini che minaccia ed estorcono denaro a due 14enni piacentini; un’altra donna aggredita e rapinata sotto casa in via Nasalli Rocca; altri due ecuadoriani in manette per aver venduto coca ai clienti di un transessuale. Senza contare la violenta aggressione, il 25 aprile, a una donna da parte di un marocchino, poi arrestato. E’ ora di invertire con decisione le priorità: chi viene ospite in questo Paese deve capire che prima vengono i doveri, poi i diritti».

Il candidato sindaco Massimo Polledri commenta gli ultimi episodi di criminalità che hanno investito la nostra città e che vedono protagonisti degli immigrati. «Serve un’opera di educazione – ha concluso – sulle seconde generazioni, sempre più coinvolte nei fatti di cronaca nera. Per il resto, le Giunte precedenti sulla sicurezza hanno fatto ben poco e i fatti lo dimostrano. Se poi ci mettiamo anche il Governo che ha tolto ai sindaci il potere delle ordinanze, il piatto dell’insicurezza è servito. Ho saputo che spesso anche i volontari delle pubbliche assistenze vengono aggrediti e insultati da alcuni stranieri quando intervengono. Non ho sentito uno dei fautori di “accoglienza e integrazione per tutti”, a spese degli altri però, condannare i recenti fatti di cronaca».

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