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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Polledri: «Chiudendo la centrale si perderebbe un grande patrimonio»

Il candidato della Lega interviene sulla vicenda della centrale operativa del 118 che rischia di essere chiusa dalla Regione e accorpata nell'area vasta con Parma e Reggio Emilia

«Non si chiuda la centrale operativa del 118. Andrebbe perso un patrimonio di conoscenze immenso. Il lavoro di tanti volontari, ma anche l’assistenza ai piacentini ne risentirebbe, soprattutto nel settore emergenza-urgenza. Inoltre, c’è il rischio serio che sparisca una delle più belle realtà di questi ultimi anni: il Progetto vita, con la diffusione capillare dei defibrillatori». E’ secco il no del candidato sindaco Massimo Polledri all’accorpamento delle centrali operative del 118: Piacenza perderebbe la propria a favore di Parma. Polledri ha incontrato due delle principali realtà associative piacentine nel campo della pubblica assistenza: la Croce Rossa, con Domenico Grassi, e l’Associazione delle pubbliche assistenze con il presidente Paolo Rebecchi.

«Ho scritto al presidente della Regione Errani – ha detto Polledri – chiedendo conto delle ragioni economiche che stanno dietro a questo progetto e di dare spiegazioni sull’accorpamento, sulle ricadute che il progetto avrà sul volontariato e sulla qualità dei servizi ai cittadini. Una richiesta avanzata in qualità di vice presidente della Commissione errori sanitari della Camera».

Grassi e Rebecchi hanno ricordato come la realtà del volontariato piacentino legato alle 14 pubbliche assistenze raccolga 2.200 persone che svolgono oltre 17mila servizi all’anno in tutta la provincia, che vanno dal trasferimento di ammalati, agli interventi per incidenti stradali, a quelli per malori.

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