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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'ex premier a Piacenza

Conte: «Cugini giusto interprete del progetto del Movimento 5 Stelle»

L’ex presidente del Consiglio a Piacenza per sostenere Cugini e la lista pentastellata: «Dare le armi all’Ucraina è folle, bisogna fare il possibile per un negoziato di pace»

«Il progetto del Movimento 5 Stelle a Piacenza è stato costruito in base ai nostri princìpi, che sono quelli di migliorare la qualità di vita della comunità. Le parole chiave sono onestà, partecipazione, ambiente. È stato riconosciuto da tutti che l’ex capogruppo del Pd Stefano Cugini fosse il giusto interprete per rappresentare questo progetto, il “frontman”. Sono valutazioni che facciamo sempre in concreto, mai in astratto. L’importante è presentare un progetto solido». Così Giuseppe Conte, due volte presidente del Consiglio e leader del Movimento 5 Stelle, ha parlato ai cronisti che lo attendevano in piazzetta Mercanti nella mattinata del 31 maggio.

Conte è venuto a Piacenza per dare il suo sostegno alla lista pentastellata che appoggia il candidato sindaco Stefano Cugini. Dopo una visita al quartiere della Farnesiana, l’ex premier ha parlato davanti a Palazzo Mercanti. Diversi i piacentini che hanno voluto manifestargli affetto, chiedendogli selfie e foto ricordo, o semplicemente stringendogli la mano.  

Si è parlato, oltre che delle Amministrative, anche della complessa situazione internazionale. «Siamo contrari ad una escalation militare - ha detto Conte ai microfoni - per ragioni di principio. La pace deve essere l’obiettivo e la guerra non può mai essere uno strumento che risolve i conflitti. Il riarmo dell’Ucraina sarebbe una follia, distrarrebbe risorse finanziarie importantissime per l’Italia, che deve preoccuparsi di sostenere famiglie e imprese. Il nostro coinvolgimento porterebbe a una recessione economica». «Abbiamo sempre detto che c’è una recessione, dopo due anni di pandemia duri, non ce la possiamo permettere a livello sociale. Perdere punti di Pil per un conflitto sarebbe una grande sciagura, oltre alla carneficina che si perpetuerebbe nel tempo. Dobbiamo concentrarci i nostri sforzi per la pace. Questo è l’unico obiettivo. Le armi sono già state inviate dall’Italia, altri Paesi continuano a fornire aiuti militari. Ora c’è bisogno di un processo di pace».

Conte, annunciato dal consigliere comunale uscente Sergio Dagnino (che ha ricordato l’impegno decennale del Movimento all’opposizione in Consiglio comunale) ha poi tenuto un comizio sotto i portici di Palazzo Gotico davanti a qualche centinaia di persone.

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