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Elezioni regionali 2010

Fondi sicurezza, Zanetti (LN): "Piacenza fuori non per motivi politici"

Il candidato leghista alle Regionali Zanetti interviene sui progetti destinatari dei fondi per la sicurezza (100 milioni di euro su base nazionale): "Il sincado Reggi non addossi le colpe al ministro Maroni: Piacenza è stata esclusa per i contenuti, non per motivi politici"

«Il sindaco non addossi le colpe al ministro Maroni se il comune che lui amministra è stato escluso dai progetti destinatari dei fondi per la sicurezza (100milioni di euro su base nazionale). E che non si dica che i soldi sono stati stanziati solo per le amministrazioni amiche, visto che la commissione valutatrice era indipendente e che sono stati selezionati comuni di ogni schieramento politico». Torna a parlare di sicurezza il candidato leghista alle prossime regionali Medardo Zanetti.

«Vista l’esclusione dalle 159 realtà che hanno beneficiato dei 100 milioni - prosegue -, il sindaco Reggi dovrebbe fare mea culpa. Evidentemente la commissione ha giudicato di secondaria importanza le idee messe in campo: le unità mobili polivalenti per la prevenzione dei conflitti sociali e le misure pensate per la “prevenzione dell’illegalità e la diminuzione dei fenomeni di abusivismo” nei campi rom. Il fatto che i fondi siano andati a comuni più piccoli del nostro non vuol dire niente: ci sono realtà di ridotte dimensioni territoriali che vivono grandi emergenze sul fronte sicurezza». 

Preso atto dei numeri diffusi in questi giorni e della sostanziale stabilità dei reati («ancora troppo numerosi in valore assoluto»), Zanetti invita «tutti gli amministratori locali a costituirsi parte civile nei processi contro i violentatori (possibilità contemplata dalla cosiddetta “legge anti-stupri” del luglio scorso) chiaro segnale che certi atti criminosi ledono non solo le vittime, ma l’intera comunità. Non solo. Auspichiamo anche che i criminali vengano assicurati alla giustizia in tempi rapidi, e che, sempre in tempi rapidi, la magistratura assegni loro pene severe con una permanenza effettiva nelle nostre carceri».

«Infine, mi farebbe piacere - continua - vedere qualche istituto locale lanciare uno studio ad hoc per verificare quanti reati non vengono denunciati dai cittadini e per quali motivi. Dal dettaglio potremmo ricostruire, in forma sistematica, il grado di percezione della sicurezza e della legalità in provincia». «Discorso a parte - conclude Zanetti - meritano le richieste di mezzi e personale da parte delle forze dell’ordine, il cui appello dovrebbe trovare sempre una risposta positiva da parte di tutte le istituzioni piacentine, possibilmente in un’ottica bipartisan».
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