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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni regionali 2010

Francesconi: «Errani si ricorda di Piacenza solo per le elezioni»

Presentato il point elettorale di Luigi Francesconi in via XX Settembre. Il consigliere provinciale, in corsa per le Regionali, a "il Piacenza" replica al "rivale" Pollastri che, da questo giornale, «aveva garantito che non avrebbe accumulato più di una carica». Francesconi: «E' ipocrisia che non pagherà. Tanti altri nel Pdl hanno più di un ruolo: faccia tutti i nomi»

«Il suo è un attacco che non pagherà. Faccia i nomi, invece che riferimenti vaghi: se la polemica deve essere fatta, venga fatta con tutti». Non impiega che poche ore, Luigi Francesconi, candidato in Regione per il Pdl - era già stato eletto nella scorsa tornata - a replicare al "rivale" di partito Andrea Pollastri, consigliere in Comune, il quale, su "il Piacenza", aveva garantito che, in caso di elezione a Bologna, «avrebbe mantenuto una sola carica». «Non sono uno e trino», aveva dichiarato Pollastri al nostro giornale.

Francesconi non ci sta, e rilascia un'intervista in cui affila le unghie. Tra l'altro, i due, nel 2005, vissero un serrato testa a testa per il posto in Regione: vinse Francesconi, per pochi voti. Ma il sale della sfida, cinque anni più tardi, non sembra aver abbandonato i due esponenti di centrodestra.

Partiamo dall'ultima risposta di Andrea Pollastri: a una domanda rivolta alla vostra competizione, ha risposto, senza mai citarla: "Sono un uomo di partito. Posso garantire ai miei elettori che non manterrò più di una carica, non sono uno e trino". Cosa replica?
Penso che il consigliere comunale Pollastri, che invoca la trasparenza della Regione nelle spese, debba essere anche trasparente nelle dichiarazioni. Se si riferisce a me, che sono consigliere in Regione, in Provincia e a Ziano, bene, faccia anche i nomi di altri esponenti del Pdl: il consigliere provinciale Foti, per esempio, che è anche deputato, oppure la stessa candidata alla presidenza della Regione Bernini, in Parlamento anch'ella. E ci sono molti altri casi. 

Polemica nei suoi confronti non troppo velata, quindi...
Riferirsi solo a me è un'ipocrisia che per lui non pagherà. Faccia polemicha anche con tutti gli altri.

Veniamo al suo programma elettorale. Un'occasione per implementare proposte per un meccanismo, quello dell'amministrazione regionale, che conosce bene.
Ci sono alcuni punti sui quali mi batterò: innanzitutto, difesa delle tradizioni emiliano romagnole. Devono essere difesi i nostri "campanili", che non solo rappresentano la nostra fede religiosa, ma anche il nostro passato. Io sono per la totale integrazione di coloro che, dall'estero, vengono in regola e per lavorare onestamente, rispettando la nostra cultura: troppi, invece, sono qui senza rispettare questi precetti fondamentali.

Altri pilastri?
Più sicurezza; sostegno economico alle giovani famiglie, per esempio per l'acquisto della prima casa, madre, padre e figli, nucleo fondamentale della nostra società; lavoro per i ragazzi, per offrire loro un futuro; una rete di welfare forte; sostegno alle aziende, alle eccellenze emiliano romagnole. Per esempio non si capisce come mai in Emilia Romagna, nonostante 14mila milioni di euro investiti nella sanità, molti pazienti migrino in Lombardia.    

L'Emilia è da sempre una roccaforte del centrosinistra. Possono essere le elezioni della svolta per il Pdl?
L'Emilia Romagna è una vetrina "storica" dei governi di centrosinistra. E' il fulcro: se dovesse cadere, si aprirebbe per il centrosinistra una crisi macroscopica, non recuperabile. Il Pdl ha tutte le carte in regola per poter cogliere questa occasione, a partire dalle persone che sono candidate. La gente è sazia: Piacenza, per esempio, non è solo in periferia "geograficamente" rispetto a Bologna, ma anche nelle attenzioni di Errani: viene qui solo vicino alle elezioni. Le possibilità per un buon risultato ci sono tutte.  


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