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Boiardi a Confindustria: “Subito il ponte sul Po”

Boiardi questa mattina a Confindustria: “Ho mantenuto tutte le promesse che ho fatto nel 2004. Obiettivi raggiunti e oltre”. Il presidente della confederazione degli industriali piacentini, Giglio: con la sua Giunta, “Un rapporto sempre leale”. Poi di nuovo Boiardi: “La caduta del Ponte è una vergogna. Continuo a ripeterlo”

Un incontro cordiale, quello di stamattina fra il presidente della Provincia Gianluigi Boiardi e  il presidente di Confindustria Sergio Giglio, con il Consiglio di amministrazione al completo. “Cinque anni di lavoro fianco a fianco, senza un momento in cui sia mancata la disponibilità della Provincia e degli assessori. Un rapporto sempre leale”, ha esordito Giglio aprendo l'incontro.

Poi sul Ptcp, il presidente di Confindustria ha detto: “Siamo convinti che tutto sia perfezionabile”. La parola è passata quindi a Boiardi, in giro per la sua campagna elettorale. “Ho mantenuto tutte le promesse che ho fatto nel 2004. Obiettivi raggiunti e oltre”  ha anticipato. E poi ha parlato di efficienza nella sua amministrazione: “Oggi presento una Provincia che ha 370 dipendenti, ne aveva 470 quando sono arrivato e non ho licenziato nessuno. Nessuna Provincia in Italia ha fatto un’operazione simile”. Un'efficienza, quella descritta stamattina nella sede di Confindustria, di fatti e non di parole, ha detto lo stesso Boiardi.
  La caduta del Ponte è una vergogna. Continuo a ripeterlo. Rischiamo delle serie ricadute non solo dal punto di vista commerciale  

Ne ha avuto anche per il crollo del ponte sul Po, il presidente della Provincia nel suo lungo discorso: “La caduta del Ponte è una vergogna. Continuo a ripeterlo” ha ribadito. “Rischiamo delle serie ricadute non solo dal punto di vista commerciale (il 60% dei dipendenti dell'Auchan è piacentino) ma anche per il flusso scolastico. Questa amministrazione è riuscita, spostando il Tramello, ha creare un campus agroalimentare che è uno dei più importanti d'Italia: il 70% degli studenti che si diplomano trovano lavoro, non all'estero, ma qui, nel raggio di 60 chilometri da casa.  Molti provengono da Lodi. Ora rischiamo di perdere i giovani che vengono a iscriversi” ha spiegato Boiardi che aveva chiesto immediatamente lo stato di emergenza.

Poi ha sottolineato: “Formigoni è stato qui a Piacenza  venerdì ma si è dimenticato di dire che lui non l'aveva ancora firmato. E’ il ponte stradale più importante d’Italia. Un sistema come il nostro non può funzionare se per andare a  sistemare Ponte Lenzino deve essere la Provincia a finanziare il progetto perché l’Anas lo realizzi: ci abbiamo messo 105mila euro, ma la competenza non è della Provincia. Sono soldi che ci strappiamo dalle tasche – e non viviamo nella ricchezza - per un dovere altrui”.

Poi Boiardi si è soffermato sui temi della crisi: “La nostra provincia si presenta in modo competitivo per affrontare una crisi che non sappiamo quando finirà e cosa lascerà sul territorio” e sulle politiche di sostegno all'occupazione promosse dalla sua amministrazione. “Stiamo dando lavoro a 1.000 disabili” ha detto il presidente di corso Garibaldi. Ribadendo ancora una volta che il suo Ente ha passato in rassegna e risolto 106 crisi aziendali.

All'incontro, erano presenti anche  il vicepresidente Massimo Ratti, il direttore generale Cesare Betti, Domenico Toscani, Margherita Margaroli, Maurizio Vecchi, Maurizio Croci.


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