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Se Boiardi tace il Pdl parla per due Dopo Trespidi è la volta di Parma

Non un'amministrazione che tiri a campare, ma un ente operativo, capace di dare soluzioni concrete ai problemi reali. Questa è la Provincia di Piacenza che piace a Maurizio Parma, braccio destro di Trespidi nella scalata a via Garibaldi. Lo abbiamo intervistato

Continua il viaggio de Il Piacenza per conoscere i protagonisti delle prossime elezioni provinciali. Se il presidente  Boiardi continua a negarci un'intervista, il centro-destra si dimostra di gran lunga più disponibile.

E così dopo Trespidi è la volta di Parma che guarda caso alla giunta Boiardi rimprovera proprio la mancanza  di un'azione incisiva.

“Stiamo discutendo del programma elettorale” ci anticipa al telefono. Un'agenda fitta di appuntamenti, quella di Maurizio Parma, consigliere regionale della Lega Nord, braccio destro di Massimo Trespidi, candidato alla presidenza della Provincia.

A cosa serve questo puzzle di date, di incontri? “Per stendere un programma che sia il più possibile condiviso”. Ovvio. Condiviso dalla gente, condiviso dalle associazioni di categoria. “Stiamo organizzando questa serie di incontri” spiega paziente, “si sta discutendo anche delle elezioni comunali, il clima è costruttivo”.
  Bisogna uscire dall'immobilismo della giunta Boiardi  

Il compito non è semplice, tutti vorranno avere voce in capitolo, tutti vorranno un programma costruito su misura. “Daremo voce alla volontà di cambiamento dei piacentini” aveva detto Trespidi qualche giorno fa su Il Piacenza.

Gli dà manforte Parma: “L'amministrazione uscente non si è distinta, a nostro avviso, per l'azione incisiva che era in sua facoltà, per coordinare al meglio quella che è la vita della Provincia di Piacenza”. Che sono critici nei confronti dell'operato della giunta Boiardi, Maurizio Parma, lo afferma senza reticenze.

Ma critici, perchè? “La loro è la politica del non fare” spiega. Ancora una volta paziente con chi, forse, l'evidenza non la vede così evidente. “Non ci si ricorda, in cinque anni di amministrazione uscente, di qualche successo. Si è tirato a campare per 5 anni, con tantissimi problemi irrisolti che la nuova amministrazione erediterà in blocco. Primo fra tutti, il problema delle infrastrutture e della viabilità che a Piacenza è sempre più insostenibile”.
  A Massimo Trespidi riconosco la grande forza di aggregazione, di mediazione e di azione  

Ha toccato il tasto dolente, Maurizio Parma. Però adesso arriva la tangenziale di San Giorgio, basta aspettare appena due anni. “Abbiamo dubbi rispetto  alla possibilità di vedere in tempi rapidi una effettiva soluzione al problema di San Giorgio” dichiara. Non si fa illusioni, il consigliere della Lega: “L'annuncio della tempistica, è un po' sospetto. Da qui a maggio, assisteremo ad una esternazione a settimana. Probabilmente la giunta Boiardi avrebbe fatto meglio a compiere qualche passo anche nei cinque anni precedenti, senza aspettare i 60 giorni prima del voto”.

Boiardi non può replicare, non riusciamo a raggiungerlo. Da settimane.
  A Piacenza serve un'amministrazione che abbia la voglia di fare  

Poi passa all'azione, Parma. Parla delle potenzialità della Provincia. “La Provincia con le nuove leggi ha poteri enormi (per esempio) per la risoluzione delle crisi aziendali, mettendo in campo ammortizzatori sociali, cassa integrazione”.

Ha enormi potenzialità da sfruttare, “Basta essere un'amministrazione con la volontà di fare. Dovrebbe essere la Provincia l'Ente che si pone in prima persona per dare soluzioni concrete, non quello che cercare aiuti solo a livello regionale o nazionale”. Punto. Una Provincia così, a Piacenza, sembra non esserci. Da cinque anni.

Le cose però, potrebbero svoltare, no? “Ce la metteremo tutta: siamo fiduciosi che i piacentini vorranno, insieme a noi, cambiare le cose”. Il primo obiettivo, per Parma, è quello di “uscire dall'immobilismo della giunta uscente, che mal si concilia con i problemi che sono ancora tutti da risolvere”.

Una parola su Trespidi: riuscirà a traghettare Piacenza fuori dall'immobilismo?

A Massimo riconosco il fatto di essere capace di aggregare oltremodo forze politiche, associazioni civiche e anche la società civile. La sua capacità di mediare e trovare soluzione ai problemi sarà importante per cambiare le cose in questa amministrazione. Nella sua persona, azione e mediazione si combinano perfettamente.


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