Squeri a Confindustria: “Comprendo molto bene le loro necessità”
Meno burocrazia, tempi più veloci per quella necessaria e un PTCP che ha dato scarsa attenzione allo sviluppo e al problema energetico. Queste sono alcuni dei problemi sollevati da Confindustria durante la visita del candidato indipendente alla presidenza della Provincia, Alberto Squeri
Le critiche che hanno portato al PTCP per la mancanza di prospettiva, le abbiamo evidenziate sin dall’inizio della campagna |
Sul banco degli imputati, per l'associazione degli industriali, c'è il PTCP, reo di essere un protocollo di pianificazione strategica che ha dato scarsa attenzione allo sviluppo e al problema energetico per salvaguardare l’ambiente, demonizzando le imprese come portatrici di distruzione. “L’ambientalismo non può trasformarsi in isolamento dal mondo” ha spiegato il presidente Sergio Giglio. “Dobbiamo far capire alla gente che le imprese hanno tutto l’interesse a mantenere intatto l’ambiente, perché questo è una risorsa per loro” ha concluso. Con lui, anche il direttore Cesare Betti.
Poi si è parlato di cooperazione e accordi interprovinciali, in vista anche dell'Expo 2015. Meno, infine, dovrebbe essere la democrazia. “Meno burocrazia e tempi più veloci per quella necessaria – ha dichiarato Giglio – non possiamo aspettare tempi sempre troppo lunghi per avere permessi necessari alle nostre attività per crescere, ma soprattutto tempi indefiniti. Non si sa mai quando una procedura sarà deliberata, quando scade e cosa succede allo scadere di questa”.
Squeri ha continuato ad annuire: “Le critiche che hanno portato al PTCP per la mancanza di prospettiva, le abbiamo evidenziate sin dall’inizio della campagna e la sua modifica sarà il nostro primissimo obiettivo nel una volta entrati tra i banchi della provincia.”