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Elezioni regionali 2010

Pollastri: «Regione come Parlamento, spese e attività trasparenti»

Ha inaugurato ieri, sul Corso, il suo corner elettorale Andrea Pollastri, consigliere comunale, in lizza per un posto in Regione. "il Piacenza" lo ha intervistato: «In Regione attività di consiglieri e spese trasparenti». E lancia la frecciata al "rivale" del Pdl Francesconi: «Non sono "uno e trino", avrò una sola carica»

Il candidato pidiellino Andrea Pollastri
Ha iniziato la sua corsa per Bologna con un bagno di folla nel proprio corner elettorale, in corso Vittorio Emanuele, Andrea Pollastri, 45 anni, consigliere comunale. Idee chiare per una campagna elettorale «che lo vedrà impegnato ad ascoltare i problemi della gente», cercando di capire «quali siano le istanze per Piacenza da portare in Consiglio regionale». 

Abbiamo colto l'occasione per fargli qualche breve domanda sul programma elettorale. Lui, avvocato, spostato con la presidente della Circoscrizione 1 Alba Saggini, una figlia, ha risposto di buon grado.
    
Tanta gente è intervenuta per questa "inaugurazione" elettorale. Una bella iniezione di fiducia...
Sì, è bello avere tutti questi sostenitori. Non credevo ci fosse così tanto affetto nei miei confronti. C'è stata una marea di gente. In tanti sono venuti per stringermi la mano e farmi gli auguri. Cercherò di non deluderli.
 
Parliamo del suo programma. Qual è il segreto per rilanciare Piacenza?
Piacenza è stata da troppo tempo dimenticata dall'amministrazione regionale di sinistra. Bisogna far convogliare qui finanziamenti importanti, anche a livello europeo. Piacenza deve attirare persone, pendolari; deve essere un centro d'eccellenza per la sanità, o per la tutela dell'ambiente. A ciò si deve accompagnare la formazione professionale e tante opportunità di lavoro per i giovani.

Le amministrazioni, di qualsiasi colore, in questo momento storico, anche per molti fattori che spesso esulano la sfera politica - rapporti extraconiugali, liti - stanno perdendo credibilità agli occhi dei cittadini. Come rilanciarle?
La proposta per il Consiglio regionale è semplice: renderlo il più trasparente possibile. Quindi dare il resoconto, come in Parlamento, delle attività e delle presenze di tutti i consiglieri, e di quello che fanno realmente. Medesima cosa anche per le spese e i costi sostenuti dalla Regione: tutto deve essere visibile per gli elettori. Credo sia questo un fattore precipuo di buon governo.

Un commento sulla corsa elettorale. Nelle scorse Regionali il consigliere provinciale Luigi Francesconi, nella sfida tutta in casa nel nascente Popolo della libertà, la superò per pochi voti. Ora siede in entrambi i Consigli, in Provincia e in Regione. Un duello che si replica...
Io sono un uomo di partito (risponde e sorridendo diplomaticamente, ndr). M'impegno con serietà e umiltà e seguo le indicazioni che vengono espresse dal Pdl. Una sola cosa posso garantire ai miei elettori: non sono uno e trino, qualora venissi eletto, farò il consigliere regionale e basta. Non accumulerò delle cariche. Questo per garantire il massimo impegno per chi ha avuto fiducia in me.
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