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Emilia-Romagna verso l'arancione, Bonaccini: «Riflettere su lockdown nazionale»

Il presidente invita il Governo a riflettere su un blocco di due o tre settimane per tutto il territorio. Sul colore dell'Emilia-Romagna decisione in giornata

Nel giorno in cui l'Emilia-Romagna tornerà (salvo clamorose sorprese) in zona arancione, Stefano Bonaccini 'sdogana' il lockdown nazionale per fermare le varianti. «Il Governo dovrebbe porsi questa domanda: non conviene forse due o tre settimane non dico di lockdown totale come l'abbiamo conosciuto, ma magari un arancione, magari “scuro”». «E' una domanda che dovremo farci nelle prossime ore», dice il governatore Pd, ieri sera a Piazza Pulita su La7.

«Se solo un lockdown serio può fermare le varianti? Può darsi- risponde il presidente dell'Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni - ne ho parlato oggi (ieri, ndr) con la neoministra agli Affari regionali Gelmini e l'ho fatto sapere anche al ministro Speranza, credo che una riflessione in tal senso vada fatta. Non sono uno scienziato, sono loro che devono dirci quale è lo stato della diffusione e le conseguenze che potrebbe avere».

Ma per Bonaccini, che cita le misure adottate in questo senso da altri paesi europei, è difficile «immaginare che questo Paese possa continuare con colorazioni che ogni due o tre settimane vanno dal miglioramento al peggioramento e viceversa e non dare una scadenza temporale un po' più certa alle categorie economiche che soffrono».

Per quanto riguarda l'Emilia-Romagna, ribadisce il presidente, «temo seriamente che da domenica potremmo diventare arancione, non solo noi ma anche altre regioni». «Sta crescendo la diffusione delle cosiddette varianti, i 21 parametri determineranno la scelta che dovrà fare il ministro».

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