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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Er Coraggiosa: «Gli orti di Via Campesio sono area degradata?»

Interrogazione di “Emilia-Romagna Coraggiosa” sul comparto di verde privato denominato “AL34 Orti” a Piacenza

«La Regione ritiene che un’area completamente a verde e senza alcuna costruzione, posta all’interno del territorio urbanizzato di Piacenza, possa essere qualificata di per sé come area degradata e meritevole di riqualificazione?«. E «non si ritiene che gli spazi verdi urbani ancora esistenti vadano invece tutelati per la straordinaria valenza ambientale, ecologica e testimoniale che rappresentano e vadano eventualmente resi fruibili, a seguito di necessari accordi con le proprietà?». Sono queste le domande principali che i consiglieri di Er Coraggiosa Federico Amico (primo firmatario) e Igor Taruffi rivolgono alla Giunta regionale con un'interrogazione discussa negli odierni lavori della Commissione Territorio, Ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro.

Nel ripercorrere la storia di quest'area, Amico e Taruffi rimarcano come nello scorso gennaio il Comune di Piacenza abbia inteso attivare su tale zona accordi operativi e piani attuativi di iniziativa pubblica come ricompreso nella legge urbanistica regionale. Questa decisione, per i due consiglieri, andrebbe in netta controtendenza rispetto a quanto stabilito dal Piano regolatore del 1998 per cui l’area, di 15mila metri quadrati di estensione, veniva inclusa fra gli orti e giardini meritevoli di tutela, tanto da destinarla a “verde privato” inedificabile. Tale decisione, ribadita nel PSC/RUE del 2014, fu poi rivista cambiando la destinazione urbanistica a zona residenziale edificabile.

Oltre ai principali quesiti, Amico e Taruffi chiedono in via generale se i termini previsti in tema di accordi operativi e piani attuativi di iniziativa pubblica possano essere «tranquillamente derogati, anche tenendo conto dei rallentamenti comprensibilmente imputabili all’attuale pandemia».

L’assessore alla montagna, aree interne, programmazione territoriale e pari opportunità Barbara Lori, in fase di risposta, ha chiarito che «sicuramente uno degli obiettivi principali della LR n. 24/2017 è quello di elevare la qualità ambientale del territorio urbanizzato e di orientare il piano urbanistico generale (PUG) al riuso e alla rigenerazione dei tessuti urbani esistenti, ma la legislazione vigente in materia urbanistica assegna alla potestà comunale ogni responsabilità decisionale in merito al processo di formazione e attuazione degli strumenti di pianificazione e stabilisce che il PUG possa rendere edificabili aree come quelle in questione».

La responsabile dell’assessorato alla programmazione territoriale, infine, ha sottolineato come sia stata attentamente verificata con l’Amministrazione comunale di Piacenza tutta la tempistica dell’istruttoria che rientra nei termini previsti dagli attuali impianti legislativi. Federico Amico si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta perché lo strumento degli accordi operativi «rischia di stravolgere aree verdi urbane che poco hanno a che fare con il riuso urbanistico».

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