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Esenzione del pagamento della mensa scolastica, serve l’Isee inferiore a 4300 euro

Passa in Consiglio la modifica delle tariffe. Rabuffi (Pc in Comune): «C’è da arrossire dalla vergogna per questo provvedimento». Attualmente sono 438 su 6mila i bambini esentati, 150 quelli che lo saranno anche in futuro»

La Giunta Barbieri ha deciso le tariffe dei servizi comunali. Sono state previste alcune agevolazioni nei confronti dei giovani che vogliono visitare i musei comunali. La novità ha, ovviamente, trovato l’apprezzamento di tutto il Consiglio comunale. Dall’opposizione però sono arrivate forti critiche su un’altra modifica contenuta nel provvedimento – poi approvato durante la seduta del 27 dicembre – che coinvolge le refezioni scolastiche. L’assessore al bilancio Paolo Passoni ha illustrato la modifica del servizio: attualmente prevede che, in situazioni di disagio familiare o economico, viene riconosciuto l’esonero dal pagamento della mensa – accertato dai servizi sociali - anche quando l’Isee è superiore ai valori di riferimento. Nella nuova proposta sono invece esenti dal pagamento delle mense i bambini appartenenti a nuclei familiari pari o inferiori a 4300 euro, unitamente alla richiesta dei servizi sociali di esonero. Se prima bastava il solo ok degli uffici, ora serve per forza di cose anche l’Isee inferiore. Questi i due requisiti richiesti.

Se in commissione la pratica era passata senza problemi e senza critiche – l’attenzione si era spostata tutta sull’altro argomento di dibattito, l’Irpef – in Consiglio comunale Luigi Rabuffi non ha risparmiato contestazioni alla Giunta. «Due giorni dopo Natale – ha tuonato il rappresentante di “Piacenza in Comune” - ci troviamo qui a dimenticarci degli impegni presi in questi giorni di bontà. Con questo provvedimento alziamo le spalle e mettiamo l’arroganza dei forti contro i più deboli, i bambini. C’è da arrossire dalla vergogna, ce la prendiamo con i bambini: ci viene chiesto di approvare il servizio di refezione penalizzando coloro che appartengono a famiglie disagiate Avete idea di cosa significa avere un Isee familiare di 4300 euro? Con 4301 euro non hai diritto all’esonero dal pagamento e si dice ai bambini di arrangiarsi e di rimanere a guardare gli altri mangiare. La stessa Giunta che ci chiede di votare questo ha approvato una variante urbanistica a Roncaglia a una società che non ha pagato l’Imu per 500mila euro. Io non ci sto».

Critica anche Giulia Piroli (Pd). «Sulle refezioni scolastiche non avete colto le conseguenze del provvedimento. C’è scarsa fiducia nel settore dei servizi sociali? Hanno sempre redatto delle relazioni articolate sui diversi casi familiari. L’Isee basso ce l’hanno coloro che non possiedono gli immobili. Le famiglie italiane saranno penalizzate, lo dico a quelli che dicono “Prima gli italiani”. L’Isee basso, si sa, è appannaggio delle famiglie straniere che non sono proprietarie di immobili».

«Andare a chiedere soldi – è l’intervento del grillino Sergio Dagnino - a chi ha 350 euro di reddito familiare…quanti soldi pensiamo di recuperare con questo provvedimento?».  «Ritengo un segnale apprezzabile – ha preso la parola Christian Fiazza (Pd) - quello della riduzione dei biglietti per i più giovani. Qua però creiamo un assessorato alla famiglia, dopo un ministero della famiglia, e poi ce ne freghiamo del parere dei servizi sociali sulle famiglie dei bambini che frequentano le mense scolastiche comunali. Il punto è che si dà più importanza al pallottoliere rispetto al parere degli esperti del settore». «Condivisibile la volontà di aumentare l’accesso dei giovani al polo museale piacentino – ha osservato Massimo Trespidi (Liberi) -. Sul resto deve decidere chi è in prima linea sul versante dei servizi sociali. Le sacche di povertà non coincidono con i parametri Isee. Il provvedimento ricade sui bambini, in questo caso prevale l’interessamento economico che quello globale».

 

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