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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Esposto del comitato salva ospedale al prefetto

Il comitato: «Nessuna risposta dal sindaco Tarasconi alle nostre istanze»

A settembre il “Comitato Salviamospedale” ha depositato all’Ufficio Protocollo del Comune di Piacenza la richiesta, sottoscritta da 460 cittadini residenti in Piacenza, al sindaco di un pubblico dibattito avente ad oggetto “l’utilizzazione del finanziamento già deliberato dalla Regione Emilia Romagna, o parte di esso, per ampliare ed efficientare l’ospedale Civile esistente in Piacenza via Taverna, anziché trasferire e costruire un nuovo ospedale in zona delle Novate, fuori dal centro urbano”.

«A tutt’oggi – fa sapere Augusto Ridella, portavoce del comitato - il sindaco non ha provveduto alla convocazione, nonostante il Regolamento del Comune di Piacenza preveda all’art. 6 comma 3 che “Il Sindaco provvede a convocare il pubblico dibattito entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta”, e al comma 4, che “Il pubblico dibattito deve tenersi entro 30 giorni dalla pubblicazione, all’albo pretorio del Comune, dell’avviso di convocazione”. Inoltre, in data 10 novembre, il comitato ha inoltrato una richiesta, sempre al sindaco, di poter visionare tutta la documentazione inerente lo studio di fattibilità alla progettazione e all’individuazione dell’area sul quale dovrebbe sorgere il nuovo ospedale ed in particolare si è chiesto di avere visione della delibera del Direttore Generale ASL 20 aprile 2022 n. 191 (ultima versione 1/1a, studio di fattibilità e studio del TRT analisi costi/benefici). Contestualmente è stata sollecitata la convocazione del dibattito. Nessuna risposta è pervenuta. Tale omissione è contraria allo Statuto del Comune di Piacenza che prevede un’ampia partecipazione popolare ai procedimenti amministrativi riguardanti questioni d’interesse generale quale il trasferimento dell’ospedale in zona periferica. Per tale ragione, il Comitato ha presentato un esposto al Prefetto di Piacenza lamentando la predetta violazione e chiedendo un suo intervento al fine di ripristinare il rispetto dei diritti posti a tutela dei cittadini, con riserva però, in caso di reiterata inottemperanza, di adire l’Autorità Giudiziaria. Ad avviso del Comitato tale inadempienza è del tutto incomprensibile, soprattutto a fronte delle affermazioni contenute nel Programma di Mandato che, a proposito di partecipazione, dichiara: “Sarà inoltre costante la consultazione ed il confronto con associazioni e cittadini. Riteniamo infatti che una città che partecipa è una città sana, nella quale il cittadino conosce e si ri-conosce attraverso il confronto attivo”».

«Si fa presente che, lo stesso Sindaco, come primo atto della propria Amministrazione, ha deciso di proporre la modifica dell’area già deliberata dall’Amministrazione uscente senza nessun coinvolgimento dei cittadini e senza tener conto delle considerazioni inviate, da parte di questo Comitato, nelle quali si chiedeva una preventiva valutazione per l’efficientamento dell’Ospedale di Via Taverna, anziché la costruzione di un nuovo Ospedale e il trasferimento del medesimo. Spetterebbe al sindaco valutare attentamente i bisogni dei cittadini, i costi delle opere che si vanno a progettare e la loro utilità. Tutti questi punti non sono rispettati nel progetto per la costruzione di un nuovo Ospedale in zona Novate. È questo il senso della nostra richiesta di pubblico dibattito. La conferma che il progetto di un nuovo Ospedale sia uno slogan per eludere i problemi reali della sanità nella nostra città è emerso nel dibattito tenuto in Consiglio Comunale in data lunedì 19 dicembre che ha messo in luce la carenza dei servizi sanitari e non la carenza degli spazi».

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