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Fabbri: «L’assessore Venturi pagato dall’Ausl? Faccia un passo indietro»

Il capogruppo della Lega Nord in Regione critica la decisione dell’assessore alla sanità di rinunciare all’indennità del suo ruolo preferendo mantenere il trattamento economico del suo luogo di lavoro: «E’ inopportuno»

«In un momento di tagli e di crisi economica, quando le famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, la decisione dell’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi di rinunciare all’indennità da assessore optando per  il mantenimento del trattamento economico in godimento presso l’ente di appartenenza, lascia l’amaro in bocca». Così Alan Fabbri, capogruppo del Carroccio inregione Emilia Romagna punta i riflettori contro la scelta del responsabile della Sanità Emiliano-Romagnola.

«Tutto regolare, per carità. Tutto nel rispetto della normativa. Ma obiettivamente poco opportuno e di sicuro eticamente discutibile. Scegliendo di mantenere il trattamento economico in godimento presso l’Ausl di Modena, di cui è dipendente dall'1 ottobre 1994 e dove è inquadrato come dirigente medico, Venturi si ègarantito un trattamento economico mensile di 8.584 euro lordi. Circa 2000 in più di quello previsto per gli assessori, ai quali vanno comunque ad aggiungersi i 2.148 euro di indennità di funzione  e altri 2.409 euro di quota fissa come rimborso spese forfettario».

«Numeri che fanno riflettere soprattutto se paragonati a quelli della  sanità regionale. Quella che, si legge nel dossier sul servizio sanitario regionale, ha registrato un taglio di 1500 posti letto, di quasi mille dipendenti e che costa 8 miliardi e 600 milioni. Ci aspettiamo ora che sia l’assessore che il presidente della Giunta capiscano  che in un momento di risparmi i tagli devono essere chiesti a tutti. A venturi non l’ha ordinato il medico di fare l’assessore. Se preferisce continuare a lavorare come prima faccia pure. Ma così di certo non possiamo andare avanti». 

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