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«Falsi certificati, più controlli altro che cittadinanza facile»

Immigrazione e business. A Modena una gang, coinvolta una piacentina, taroccava i certificati di lingua italiana necessari per i permessi di soggiorno. Murelli e Pisani (Lega): «Con le nuove norme meno spazio ai furbetti»

«Purtroppo l’immigrazione senza controllo ancora una volta si dimostra fonte di business. Grazie alla polizia, è stato scoperto un giro milionario, che ha coinvolto anche una piacentina la quale contribuiva a taroccare i documenti che certificavano la conoscenza della lingua italiana e che forniva in anticipo agli immigrati le domande dei test per ottenere il permesso di soggiorno. Sì a controlli più stretti e no alle cittadinanze facili». E’ il commento dei parlamentari della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani, all’operazione della questura di Modena. «Una situazione incredibile - continuano - per cui in due anni almeno 6mila stranieri hanno ottenuto documenti falsi. E nessuno degli immigrati alla fine conosceva l’italiano, perché dopo che la polizia aveva cambiato i test sono state promosse solo 34 persone su 700. Un giro di 2 milioni di euro, con 5 arrestati e tanti indagati. Tutto questo alle spalle degli italiani senza una lavoro o in condizioni precarie. Le nuove norme e i controlli più serrati toglieranno finalmente spazio a questi furbetti».

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