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Fauna selvatica, il rimborso per i danni e per la prevenzione passa dall'80 al 100%

Le modifiche sono state illustrate in commissione Politiche economiche, che ha espresso il proprio parere favorevole

Modificati i criteri per la concessione di contributi per danni da fauna selvatica alle produzioni agricole e per l'installazione di sistemi di prevenzione: ora sarà l'intera somma, richiesta o spesa, a essere rimborsata. La commissione Politiche economiche ha espresso parere favorevole: 'sì'di Partito democratico, Sinistra italiana, Gruppo Misto, Lega nord e Movimento 5 stelle, astenuto il Gruppo Misto-Mns.

Per quanto riguarda i danni alle produzioni agricole, con i nuovi criteri verrà riconosciuto il 100% del valore, al contrario di quanto avveniva prima, quando ci si fermava all'80%. Stesso principio anche per quanto riguarda l'installazione di sistemi di prevenzione. Verranno inoltre rimborsate al 100% anche le somme spese per le cure veterinarie causate al bestiame dalla fauna selvatica. Altra modifica, più tecnica che pratica, riguarda il periodo in cui saranno in vigore questi criteri, che non scadranno più nel 2020 ma a novembre del 2024.

I cambiamenti sono stati accolti con favore dal M5s che in commissione ha parlato di "novità positiva". Il Pd, invece, ha voluto ribadire come queste modifiche siano arrivate "grazie a una presa di posizione a livello nazionale da parte della Regione, che per prima aveva mandato segnali in questo senso". Unica voce fuori dal coro quella dell'esponente del Gruppo Misto-Mns: "Il vero problema è l'eccessiva presenza di fauna selvatica: o non sono quindi sufficienti gli abbattimenti oppure sono troppe le aree protette. Si capisce bene che queste modifiche, seppur buone, servono alla Regione per tamponare una situazione su cui è in difficoltà".

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