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Ferriere, spunta una seconda lista per le Comunali: il candidato sindaco è Giampaolo Mainardi

“Lista civica per Ferriere Mainardi sindaco”: «Negli ultimi anni troppa attenzione alla Valdaveto e poca alla Valnure. La gente è stufa dell’Amministrazione uscente». Ecco i punti del programma di Giampaolo Mainardi

A Ferriere le Elezioni Comunali del prossimo 10 giugno (gli altri due comuni al voto in questa tornata sono Castelvetro e il neo nato ente “Alta Val Tidone”, frutto della fusione tra Nibbiano, Pecorara e Caminata) la sfida sarà tra due liste civiche. Da una parte il sindaco uscente Giovanni Malchiodi, dall’altra una lista guidata da Giampaolo Mainardi. Geometra di Ferriere, 63enne, in passato vicesindaco della Giunta Agogliati, con un passato nella Lega Nord, Mainardi sarà della partita con la “Lista civica per Ferriere Mainardi sindaco”. Ancora massimo riserbo sulla squadra del candidato sindaco, ad eccezione del nome di Roberto Maloberti, anch’egli ex vicesindaco (dal 1996 al 2000).

«Mi candido – spiega Mainardi - perché me lo hanno chiesto in tanti, soprattutto della Valnure. Tanta gente non è contenta di come sono stati eseguiti interventi di vario genere negli ultimi anni. Registriamo un numero spropositato di azioni a favore della Valdaveto rispetto alla Valnure: ci vorrebbe più equilibrio per tutto il territorio. Basta vedere come sono stati ripartiti i fondi per l’alluvione: la maggior parte sono finiti in Valdaveto, mentre nel capoluogo, nell’area devastata dal torrente Grondana, è rimasto tutto com'era due giorni dopo l’esondazione che ha provocato enormi danni al paese. Sui lavori pubblici ci vuole un’equa ripartizione degli interventi tra le diverse porzioni di territorio, cercando di dedicare cura alla manutenzione di quello che è già esistente». Giampaolo Mainardi-2

In questi cinque anni l’opposizione in Consiglio comunale alla Giunta Malchiodi si è fatta sentire soprattutto per voce di Alessandro Mainardi, figlio di Giampaolo. Ora la staffetta: il padre proverà a spuntarla contro una maggioranza che amministra Ferriere ininterrottamente dal 2003 (dieci anni con sindaco Antonio Agogliati e cinque con Malchiodi). «Ho intenzione di impegnarmi – precisa il candidato Mainardi - per cercare di fermare lo spopolamento di Ferriere, altrimenti il territorio rischia di scomparire». Nel programma elettorale grande attenzione al turismo. «A partire dalla pulizia e dal decoro del capoluogo, con un impegno maggiore per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e lo sviluppo della sentieristica. Tengo molto anche alla salvaguardia del patrimonio idrico, e vorrei provare a iniziare la raccolta differenziata dei rifiuti». Mainardi intende proporre riunioni e incontri periodici con tutte le associazioni del territorio, «per promuovere una campagna pubblicitaria a favore di Ferriere». 

Diversi i punti cardine del suo programma. «Massimo sostegno all’Atc di Ferriere - prosegue -. Ho intenzione di promuovere pacchetti turistici per i cacciatori che vogliono venire a Ferriere. Ci impegneremo inoltre per avere una strada provinciale degna di tale nome. La strada Valnure 654 è una carrettiera, non è più una strada, non è mai stato risolto neanche il problema della variante Camia».Mainardi sindaco-2

«Non smetteremo mai di vigilare per tenere qui la guardia medica. I carabinieri e la forestale devono tornare a presidiare Ferriere stando sul posto. Il comune più boschivo del Piacentino non ha una sede della Forestale: come ente comunale possiamo aiutare a pagare l’affitto o alcune spese». «Inoltre il Comune di Ferriere deve coordinarsi meglio con i commercianti. In cinque anni non è mai stato fatto un incontro con i commercianti, ci vuole una cabina di regia». Infine, un “giro di vite” ai conti dell’ente. «Bisogna diminuire le alte imposte comunali, tagliando le spese superflue del Comune e pagando le fatture arretrate dell’ente».  

In passato, come detto, Mainardi aveva fatto parte dell’attuale maggioranza. «Sono stato vicesindaco per due anni e mezzo – chiarisce il candidato - ma non mi sono trovato concorde con diverse scelte. Perciò mi sono dimesso, non sono rimasto a vivacchiare. Non riuscivo a cambiare l’indirizzo della Giunta, non vedevo prospettive di sviluppo, perciò me ne sono andato. A queste Elezioni Comunali vinceremo perché la gente è stufa di questa Amministrazione».

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