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Ferriere, surroga consiglieri comunali dimessisi: il ministero dà ragione alla minoranza

A Ferriere dopo le elezioni del 26 maggio e la nomina a sindaco di Giovanni Malchiodi, sono stati designati assessori i consiglieri Paolo Scaglia e Paolo Toscani. Pur non essendo incompatibile la carica di assessore e di consigliere comunale, i due si sono dimessi dal consiglio lasciando il posto ai primi dei non eletti Erminio ​Crenna e Silvano Molinelli, che si sono presentati sui banchi della maggioranza già dal primo consiglio senza che fosse assunta nessuna delibera di surroga

A Ferriere dopo le elezioni del 26 maggio e la nomina a sindaco di Giovanni Malchiodi, sono stati designati assessori i consiglieri  Paolo Scaglia e Paolo Toscani. Pur non essendo incompatibile la carica di assessore e di consigliere comunale, i due si sono dimessi dal consiglio lasciando il posto ai primi dei non eletti Erminio ​Crenna e Silvano Molinelli, che si sono presentati sui banchi della maggioranza già dal primo consiglio senza che fosse assunta nessuna delibera di surroga.

I consiglieri di minoranza Giancarlo Opizzi e Alessandro Mainardi hanno contestato tale procedura sostenendo che nei comuni inferiori ai 15.000 abitanti fosse necessaria l’assunzione della delibera di surroga per sostituire i dimissionari in quanto i consiglieri entrano in carica solo dopo l’adozione di tale atto, e hanno presentato un'interpellanza in merito, con richiesta di chiarimenti, interessando del fatto anche la Prefettura di Piacenza, che a sua volta ha interpellato il Ministero degli Interni: il Viminale nei giorni scorsi rispondendo con apposito parere, ha confermato la validità della tesi sostenuta dai due consiglieri.

Il Prefetto ha quindi invitato nei giorni scorsi il sindaco di Ferriere a provvedere alla sostituzione dei dimissionari, chiarendo che i sostituti entrano in carica solo dopo l’adozione dell’apposita delibera di surroga. Entro 10 giorni dall’avvenuta notifica della notizia il Sindaco dovrà convocare il Consiglio e procedere alla surroga.

Per poter procedere a tale operazione è  perà ora necessaria la presenza in aula dei consiglieri di minoranza, non avendo piu’ l’attuale maggioranza i numeri necessari per poter provvedere autonomamente, anche alla luce di quanto dettato dal vigente Statuto Comunale che indica, anche in seconda convocazione , in 4 il numero minimo di consiglieri necessari affinchè la seduta sia valida.

Infatti l’attuale maggioranza, dopo le contemporanee dimissioni di Scaglia e di Toscani che a termine di legge sono immediatamente  operative sin dal momento della loro presentazione, ha solamente, contando anche il Sindaco,  tre consiglieri eletti che siedono sui banchi del consiglio comunale e vi è quindi la necessità che la minoranza non faccia venir meno il quorum per le deliberazioni del consiglio.

I consiglieri di minoranza sentiti in merito, dichiarandosi soddisfatti della risposta avuta dal Ministero che ha confermato in toto quanto da loro sostenuto, rifacendosi al principio che chi ha vinto le elezioni ha il diritto di amministrare e che l’opposizione ha il dovere di controllare che ciò sia fatto nel rispetto delle norme, hanno assicurato la loro presenza in aula in modo da poter ripristinare quanto prima la piena legalità nel consiglio comunale di Ferriere, e auspicano che tale legalità sia ripristinata anche in giunta a riguardo della presenza femminile obbligatoria per legge.

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