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Fiaccolata contro il terrorismo, la Lega: «No all'ipocrisia, da Dosi vogliamo azioni concrete»

All'indomani dell'annuncio della manifestazione anti-terrorismo il presidente della Lega Nord Emilia Pietro Pisani e il consigliere regionale Matteo Rancan chiedono alle istituzioni maggiori controlli e una presa di posizione decisa sulle norme di immigrazione

"Inutili le fiaccolate, se poi il sindaco si dimentica della sicurezza dei cittadini". All’indomani dell’annunciata manifestazione piacentina anti-terrorismo, lanciata dal sindaco Paolo Dosi e dal rappresentante islamico Arian Kajashi, il presidente della Lega Nord Emilia Pietro Pisani e il consigliere regionale Matteo Rancan chiedono alle istituzioni territoriali di "svegliarsi" e di "attivarsi da subito con azioni concrete per fermare i rischi del fondamentalismo islamico".

"Noi non vogliamo guerre di religione, ma vogliamo fermare, con ogni mezzo, chi usa la religione islamica come paravento per compiere i crimini più efferati". Gli esponenti leghisti – rivolgendosi alla comunità musulmana locale – dicono: "Non ci bastano generiche prese di distanza o condanne di circostanza, nel momento in cui, in Italia e in Europa, assistiamo al silenzio complice di troppi esponenti islamici, se non alla palese apologia al terrorismo".

"Se oggi l’Europa è una polveriera islamica – e anche i nostri territori risultano a rischio – è anche perché il Pd e i propri sindaci, compreso Dosi, hanno aperto a un’immigrazione incontrollata e hanno fatto mille passi indietro sulla difesa delle nostre identità. Manifestazioni e iniziative sono un segnale, ma non devono rimanere iniziative isolate e fini a se stesse: il sindaco Dosi farebbe bene, oltre a sfilare con la fiaccola in mano, ad attivarsi presso i maggiorenti del suo partito per bloccare le frontiere e fermare l’avanzata islamica. Basta ingressi indiscriminati, è fondamentale chiarire la storia di chi arriva sulle nostre coste. Oggi buona parte dei clandestini sfugge all’identificazione e, con una storia potenzialmente criminale alle spalle, ce li troviamo nelle nostre città, nei nostri hotel, vicino alle nostre case, pagati e mantenuti da noi. Attivarsi per cancellare questa vergogna sarebbe il miglior modo per onorare la memoria dei caduti di Parigi".

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