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Fiera via da Piacenza? Bonaccini torni sui suoi passi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di IlPiacenza

La proposta del presidente della Regione Stefano Bonaccini di una sola azienda in regione per la gestione delle Fiere mette in evidenza, ancora una volta, la politica miope dell'amministrazione di centrosinistra, sempre pronta a fare promesse in campagna elettorale per rimangiarsele nel giro di poche settimane, appena preso possesso del palazzo. Un progetto, quello dell'accorpamento con centralità a Bologna, che il presidente auspica necessario anche in campo sanitario. Bologna, Parma e Rimini - secondo Bonaccini - potranno così essere valorizzate. E Piacenza? E le promesse di ascolto ad un territorio così distante dagli uffici bolognesi, fatte dall'allora candidato lo scorso novembre, dove sono andate a finire? Ma, soprattutto, questa sarebbe la risposta alle proteste espresse a più voci dai sindaci del piacentino, sulla marginalità a cui viene sottoposto il nostro territorio da parte degli amministratori bolognesi? Dopo aver permesso la prossima chiusura dell'aeroporto di San Damiano, dopo essere rimasti a guardare la chiusura di alcune delle aziende più importanti della tradizione piacentina, dopo non aver saputo rispondere alle esigenze dei cittadini messi in crisi dalla chiusura dell'ospedale di Fiorenzuola, ora vogliono toglierci anche la gestione della Fiera? E il Centrosinistra piacentino cosa sta facendo? Evidentemente ha scelto di appiattirsi alle decisioni del capoluogo, senza nemmeno provare a contrastare scelte talmente lesive nei confronti del nostro territorio da apparire assurde e prive di qualunque senso logico. Le conseguenze, come sempre, le pagano i cittadini.

Fabio Callori, vicecoordinatore regionale Forza Italia

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