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Migranti, Giovani Padani: «Finti profughi, subito il rimpatrio»

Il coordinatore Zandonella: «Al limite del provocatorio le pretese accampate»

"Dopo le ultime pretese dei profughi, o presunti tali (visto che solo due su 24 hanno il diritto di essere chiamati così), chiediamo al sindaco Paolo Dosi di non cedere più a nessuna richiesta e di attivarsi presso il ministero dell'Interno per chiedere il rimpatrio di chi non ha il diritto di godere dello status di ‘profugo’". Lo chiede il gruppo dei Giovani Padani di Piacenza, per bocca del coordinatore Luca Zandonella, dopo che il portavoce degli stranieri, Abdoulie Jammeh, ha fatto sapere che la momentanea sistemazione presso i locali del quartiere 2 "non è sufficiente". "Siamo arrivati al paradossale - commenta Zandonella -, invece di ringraziare Piacenza per la grande ospitalità dimostrata (sicuramente troppa, visto che quasi tutti i componenti del gruppo di stranieri non gode dello status di 'profugo'), essi addirittura pretendono una sistemazione migliore, ovviamente gratuita e a spese dei piacentini. La misura è colma, non facciamoci prendere in giro dagli ultimi arrivati: basta buonismo, è ora di opporre il niet più assoluto a richieste del genere, che definirei provocatorie". "Se un qualsiasi piacentino si mettesse con la tenda sotto il Comune - continua Zandonella - sarebbe sgomberato in 5 minuti. I finti profughi invece ottengono sistemazioni e premure, per le quali hanno anche il coraggio di lamentarsi. Basta con questo razzismo al contrario".

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