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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica Fiorenzuola d'Arda

Fiorenzuola esce dall'Unione: «Decisione consapevole e molto ragionata»

Gandolfi: «Già la precedente Amministrazione manifestò le proprie perplessità sulla permanenza nell'Unione, essendo emerse forti criticità in ordine all'assetto organizzativo e funzionale dei servizi conferiti»

Il consiglio comunale si è espresso, nella serata di mercoledì 26 aprile, in merito all’uscita del Comune dall’Unione della Via Emilia Piacentina (Pontenure, Cadeo, Fiorenzuola, Alseno). La delibera contenente la proposta di recesso ha visto il voto favorevole della maggioranza e contrario dei consiglieri di minoranza (astenuta Elena Rossini del Movimento 5 stelle).

In un lungo intervento, il sindaco Romeo Gandolfi ha fatto alcune considerazioni in merito all’andamento dell’Unione nell’ultimo periodo: «L'attuale Amministrazione ha avviato, da subito, un percorso di confronto serio e costante con gli altri Comuni costituenti l’Unione dei Comuni della Via Emilia Piacentina, partecipando a tutte le sedute di Giunta, con lo scopo primario di valutare lo stato di attuazione del processo di conferimento dei Servizi (Sistemi informatici e tecnologie dell’informazione; Servizio di Gestione e Amministrazione del Personale; Servizio Sportello Unico per le Attività Produttive SUAP; Protezione Civile). Inoltre si è sempre chiaramente riservata la facoltà di non mantenere l'appartenenza di questo Comune in seno all'Unione stessa, esercitando pertanto il diritto di recesso, qualora avesse ravvisato l’impossibilità di perseguire il pubblico interesse ed un’effettiva razionalizzazione delle risorse dell’Ente».

«Già la precedente Amministrazione – ha detto ancora Gandolfi -, con un ampio carteggio intercorso nel 2016 tra il sindaco di questo Comune e il presidente dell'Unione, manifestò tutte le proprie perplessità sulla permanenza delle condizioni legittimanti l'appartenenza del Comune all'ambito dell'Unione, essendo emerse da tempo forti criticità in ordine all'assetto organizzativo e funzionale dei servizi conferiti in Unione, e pertanto sul funzionamento complessivo dell'Unione stessa, facendo venir meno l'interesse pubblico che invece aveva condotto alla nascita dell'Unione di che trattasi, arrivando perfino ad interrompere la partecipazione del rappresentante del Comune di Fiorenzuola alle sedute della Giunta dell'Unione».

E ancora: «Gli atti adottati sia dai Comuni aderenti sia dall'Unione per il conferimento e assegnazione delle risorse umane necessarie per la gestione associata dei Servizi in Unione, non ha fatto seguito l'effettivo conferimento di dette risorse, determinando di conseguenza l'impossibilità di costituire i predetti Uffici Unici, condizione per l'esistenza della stessa Unione. Dal punto di vista delle risorse finanziarie proprie destinate al funzionamento dell'Unione, gli impegni in tal senso assunti dai Comuni aderenti non si sono trasfusi successivamente in effettivi conferimenti da parte degli stessi, tanto da non consentire all'Unione stessa di poter costruire le infrastrutture indispensabili per poter gestire gli Uffici Unici».

Tutto ciò ha portato al mancato conferimento da parte della Regione, dei contributi per il 2016 destinati alle Unioni; e alla revoca e al recupero del contributo erogato nel 2015, con la motivazione della “mancanza di effettività” dell'Unione stessa.

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