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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Fondazione, Reggi ha ufficializzato la sua candidatura alla presidenza

Dieci consiglieri hanno sottoscritto la candidatura dell’ex sindaco, unico in corsa. Ecco le sue linee programmatiche per guidare la cassaforte dei piacentini

«Questa mattina dieci consiglieri del Consiglio Generale hanno sottoscritto la mia candidatura alla presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano». È lo stesso Roberto Reggi, già sindaco di Piacenza per dieci anni ed ex direttore dell’Agenzia del Demanio, a far sapere che è stata completata la sua candidatura alla guida della Fondazione. Reggi è l’unico candidato in corsa. «In ossequio al principio di trasparenza – aggiunge sul suo profilo Facebook - che ritengo un valore imprescindibile per chi si impegna nella gestione delle risorse pubbliche, qui sotto troverete le linee guida programmatiche che ho depositato all’atto della candidatura». L’incipit è una frase di Martin Luther King che vuole «riassumere il senso e l’essenza dell’impegno civico mio e di tanti cari amici»: “Ciascuno di noi ambisce a primeggiare, a vedere esaltata la propria grandezza, ciascuno di noi vuole aprire la sfilata. Bisogna invece essere i primi a servire, i primi nell’amore!”.

IL PROGRAMMA DI REGGI

La frase tratta dal sermone “L’istinto del tamburo maggiore” pronunciato da M.L. King nel febbraio del 1968, rappresenta, penso per molti di noi, il senso e l’essenza del nostro impegno civile all’interno della comunità; è in questo contesto di ambizione mitigata e indirizzata verso il servizio alle persone, specialmente quelle più in difficoltà, che presento al Consiglio Generale la mia candidatura alla presidenza della Fondazione di Piacenza e Vigevano. E’ una candidatura le cui basi vengono da lontano, dalle prime esperienze come volontario in parrocchia nel servizio civile, con ragazzi adolescenti in stato di disagio familiare e sociale, dall’impegno nella mia professione di ingegnere nel settore della produzione elettrica che tuttora svolgo, dal mio coinvolgimento nell’amministrazione pubblica, prima come assessore ai servizi sociali, poi come sindaco della città di Piacenza per 10 anni e infine nel Governo del Paese come sottosegretario all’istruzione e direttore nazionale dell’agenzia del demanio. Ma è soprattutto come padre e cittadino appassionato, che desidera dare il proprio contributo per migliorare il presente ed il futuro della comunità, che mi presento a voi, partendo da linee programmatiche condivise, coerenti coi principi fondamentali contenuti nello Statuto e che tengono in opportuna considerazione i pesanti effetti del lungo e terribile periodo pandemico, che ha profondamente cambiato le nostre abitudini, i nostri bisogni, le nostre vite.

PRINCIPI FONDAMENTALI

Alla Fondazione sono state affidate ingenti risorse economiche del territorio con l’obiettivo di conservare il valore del patrimonio nel tempo, ottenendo un’adeguata redditività da destinare alle proprie finalità istituzionali; pertanto alla Fondazione corre l’obbligo di conservare, incrementare ed utilizzare al meglio tali risorse restituendo ciò che di fatto appartiene al territorio stesso. I principi fondamentali contenuti nella Carta dei servizi delle Fondazioni e alla base anche della nostra, riassumono e delineano i capisaldi che devono orientare ogni azione e decisione della Fondazione stessa: autonomia, responsabilità, trasparenza e indipendenza. A questi quattro principi (oltre ad altri ugualmente importanti) faccio riferimento personalmente nel cercare di esplicitare la Fondazione che vorrei:

1. AUTONOMIA: una Fondazione libera da condizionamenti, libera di determinare in piena autonomia la propria pianificazione strategica: obiettivi, processi e strumenti per rispondere con sempre maggiore aderenza alle istanze e ai bisogni/potenzialità del nostro territorio. Una Fondazione capace, pur nell’apertura e nella collaborazione con diversi soggetti, istituzionali e non, di salvaguardare la propria autonomia di pensiero, decisione, orientamento, azione.

2. RESPONSABILITA’: una Fondazione che dialoga con il territorio, ascoltando e raccogliendo istanze e bisogni e comunicando alla stessa comunità di riferimento, le decisioni assunte e i risultati conseguiti. Una Fondazione cioè non autoreferenziale, ma capace di creare ascolto, partecipazione, coinvolgimento attivo.

3. TRASPARENZA: una Fondazione che condivide le informazioni, comunica le scelte, si dà parametri e criteri per rendere oggettivi ed evidenti gli orientamenti, misurare i risultati e tutelarsi il più possibile dal personalismo.

4. INDIPENDENZA: una Fondazione in cui le persone che compongono gli Organi agiscono in base alle loro competenze perseguendo gli obiettivi condivisi a partire dal bene della comunità, del territorio, a prescindere dagli Enti/mondi di appartenenza.

COSTRUIAMO INSIEME IL FUTURO

La Fondazione di Piacenza e Vigevano è un patrimonio prezioso delle comunità di Piacenza e Vigevano; per questo gli interventi che programmerà dovranno trovare ispirazione e condivisione nel tessuto sociale, culturale e produttivo della Società. Come previsto dallo Statuto (articolo 2: Scopi e settori di intervento) i settori rilevanti individuati cui la Fondazione stessa assicura “un’equilibrata destinazione delle risorse dando preferenza ai settori di maggiore rilevanza sociale”, sono rappresentati da:

Arte, attività e beni culturali

Educazione, istruzione e formazione

Ricerca scientifica e tecnologica

Assistenza agli anziani e alle famiglie

Volontariato, filantropia e beneficenza Formazione,

Ricerca e Cultura sono oggi più che mai importanti per il loro inesauribile valore intrinseco, ma anche come strumento privilegiato per anticipare e governare la fragilità del momento che va trasformato in un futuro nuovo.

Cultura (parole chiave: identità, eccellenza, stabilità, innovazione)

L' impegno della Fondazione in questo ambito è sempre stato notevole ed encomiabile. Sarà importante procedere assicurando continuità alle riconosciute esperienze di qualità, ma anche necessario andare oltre, promuovendo e sostenendo percorsi innovativi che sappiano attrarre per la loro specificità. Sarà compito della Fondazione sostenere e valorizzare progettualità che si sono distinte per qualità ed originalità e che hanno dimostrato nel tempo la loro “necessità” culturale sia in senso stretto perl’eccellenza dei percorsi elaborati e realizzati, sia in senso lato per la capacità di esprimere l’identità culturale dei territori, favorendone la ricchezza e la promozione oltre i confini provinciali. L’impegno della Fondazione dovrà guardare ad uno sviluppo culturale equilibrato, che non trascuri parti di territorio e punti su progetti capaci di creare sinergie ed in grado di sostenersi nel tempo. Oltre alla promozione di eventi temporanei, sarà centrale la creazione di stabili opportunità ispirate ad un'idea di dimensione culturale permanente, capace di valorizzare risorse già attive nonché di produrre esternalità positive sul piano economico, formativo ed occupazionale in particolare per i giovani.

Educazione e Formazione (parole chiave: sistema nel rispetto dell’autonomia, contrasto alla povertà educativa, valorizzazione dei talenti)

Per dare concretezza alle parole chiave, sarà indispensabile avviare un’accurata analisi della situazione esistente che consenta di apprezzare ciò che già è stato fatto nonché di far emergere nuovi bisogni e di evidenziare priorità d’azione. Per quanto riguarda l’infanzia, la Fondazione dovrà sostenere la rete di servizi educativi e di scuole dell’infanzia, nell’ambito di un sistema integrato 0/6 anni, facendo emergere nuove esigenze, affrontando il problema emergente della crisi educativa, attuando così concretamente gli articoli 2, 3 e 31 della Costituzione. Dovrà sostenere lo sforzo degli istituti scolastici nelle azioni di contrasto alla povertà educativa e alla dispersione, evitando di ripetere modalità di intervento che si sono rivelate poco produttive e adottando un approccio sistemico alla problematica; potrà così contribuire alla valorizzazione dei nostri giovani e fornire al territorio nuove energie e talenti inespressi. Affiancando soggetti pubblici e privati nelle attività volte ad affrontare il disagio giovanile, con interventi educativi innovativi, potrà inoltre essere un aiuto prezioso nel favorire i processi di inclusione e di coesione sociale. Accompagnando infine i percorsi di transizione tra l’istruzione scolastica secondaria e l’università e quella tra sistema formativo e mondo del lavoro contribuirà a rendere effettivo il ruolo della formazione quale leva di sviluppo del territorio. Quello dell’orientamento e della relazione fra mondo della formazione e mondo delle attività produttive, è un tema cruciale dove esiste un enorme spazio di miglioramento; orientare i giovani nelle loro scelte di studi significa dare loro opportunità di gratificazione professionale e alle imprese linfa per lo sviluppo: l’importanza delle discipline tecniche, la riqualifica delle scuole Professionali, lo stimolo della presenza femminile nelle discipline tecniche, solo per fare qualche esempio di attualità. In tutti questi ambiti nei quali la Fondazione svolgerà un’azione di supporto, sarà necessario attivare un sistematico ascolto di tutti gli attori coinvolti nel processo e un accurato lavoro di individuazione delle priorità di intervento.

Ricerca scientifica (parole chiave: coinvolgimento, sostegno, sinergia, impatto economico)

La sfida per un futuro migliore non può dimenticare la ricerca scientifica e tecnologica coinvolgendo le migliori risorse umane e le menti più feconde di cui già oggi le nostre comunità dispongono. Le nostre Istituzioni Universitarie accolgono ogni anno centinaia di giovani e rappresentano perciò una miniera ricca di idee, entusiasmo giovanile con grandi potenzialità. Oltre agli impegni finanziari ed istituzionali “storici” nei confronti di Università Cattolica, Politecnico e Conservatorio, la Fondazione potrà proporre e finanziare in prima persone progetti di ricerca di alto profilo e di elevata originalità, capaci di mobilitare e valorizzare il mondo della ricerca. Le università sono il fattore differenziante per il valore culturale di comunità di dimensioni come quelle di Piacenza e Vigevano, ed hanno un impatto economico e sociale diretto ed indiretto inestimabile. La Fondazione farà di tutto per mantenere l’attuale livello di supporto e contribuzione per tutti gli atenei, e possibilmente contribuire ulteriormente al loro sviluppo attraverso progetti speciali appositamente finanziati, volti ad aumentare e a rendere più incisiva la presenza delle università nel territorio. Le università contribuiscono al meglio allo sviluppo socio-economico della comunità quando lavorano in sinergia con il territorio ed assecondano le sue naturali vocazioni. La Fondazione sarà particolarmente sensibile verso progetti che permettano lo sviluppo di ulteriori legami tra le attività degli atenei e le vocazioni che il territorio mostra, e che permettano di colmare eventuali divari. Premierà inoltre progetti che contribuiscano a rendere più attrattivo il territorio di appartenenza. Le università, per la natura delle loro attività di ricerca scientifica e divulgazione, giocano un ruolo determinante nella diffusione delle idee e tendenze più avanzate e all’avanguardia a livello globale. La Fondazione promuoverà iniziative di disseminazione di questo patrimonio culturale anche al di fuori delle mura degli atenei, come ad esempio iniziative orientate all’innovazione tecnologica e culturale nel tessuto economico e industriale, e alla popolazione in generale. Nel tempo della pandemia da Covid-19 particolare attenzione dovrà essere rivolta alle nuove povertà ed urgenze sociali emergenti, in particolare all’interno delle famiglie e a carico delle persone fragili ed anziane.

Assistenza agli anziani e alla famiglia (parole chiave: qualità della vita, accompagnamento, sollievo)

La Fondazione dovrà concentrare la propria azione per migliorare la qualità della vita delle persone che manifestano forti disagi causati dal flagello della pandemia, che ha creato nuove sacche di povertà in diversi ambiti, ma sempre con una visione sinergica per ottenere una progressiva autonomia. Gli interventi potranno essere sia a livello economico, soprattutto dove l’assenza di lavoro ha creato drammatiche riduzioni di reddito, sia a livello pratico, in un percorso di accompagnamento al recupero della dignità della persona e al ritrovato traguardo di fiducia e di autonomia. A questo proposito sarà anche opportuno sostenere processi di formazione finalizzati alla riconversione al lavoro. Sul tema dell’assistenza agli anziani, un altro strategico settore di intervento della Fondazione, occorrerà individuare nuove iniziative e spazi di comunità che permettano alle famiglie una migliore qualità assistenziale, “momenti di sollievo” dall’assistenza h24 e creino nuove opportunità di socializzazione, cosi carenti nell’epoca della pandemia Covid. Un importante supporto andrà programmato per le famiglie nella gestione dei figli, sostenendo e consolidando l’ampia offerta educativa garantita da centri educativi, parrocchie e centri estivi. La Fondazione dovrà saper svolgere anche un ruolo propositivo e propulsivo di iniziative comuni che nascono dal volontariato e che valorizzino le risorse dei tantissimi volontari, di tutte le età, che i territori di Piacenza e Vigevano esprimono.

Volontariato, filantropia e beneficienza (parole chiave: qualità, sinergia, digitalizzazione, giovani, diritto al movimento)

Il mondo del volontariato a Piacenza e Vigevano coinvolge migliaia di persone che prestano gratuitamente, con entusiasmo e generosità, la propria attività. Occorrerà valorizzare tali attività sostenendo i progetti più qualificanti e sinergici delle varie forze in campo e promuovendo opportunità di benchmarking delle migliori pratiche adottate. A questo proposito, attraverso la digitalizzazione e la messa a disposizione di dati ed esperienze, potranno svilupparsi applicazioni innovative anche nell’ambito del welfare.

I giovani, che sono i grandi assenti da tutti i luoghi decisionali, devono diventare attori da interpellare per scrivere a più mani e con linguaggi, strumenti nuovi e differenti, le proposte della Fondazione stessa. In questo ambito si porrà particolare attenzione alla promozione sportiva ed al diritto al movimento, per tutte le fasce di età, così sacrificato al tempo della pandemia. La Fondazione dovrà inoltre essere motore di creatività progettuale, di bellezza, di attenzione all’ambiente e di cittadinanza attiva: call for action, spin-off di ricerca, concorsi di idee, altri possibili percorsi e strumenti da attivare per individuare idee e proposte/soluzioni ai problemi del territorio e per svilupparne le potenzialità. In armonia con l’evoluzione del quadro nazionale che tiene conto degli importanti investimenti che il PNRR porterà nel sistema Paese, la Fondazione dovrà essere in grado di promuovere interventi incentrati su nuovi modelli di sviluppo e sostenibilità, capaci di innovare, portare nuove conoscenze e competenze, fino a generare iniziative di recupero e riqualificazione urbana.

TRASPARENZA, CONDIVISIONE E RENDICONTAZIONE

Come previsto dall’articolo 12 del “Regolamento per l’esercizio dell’attività istituzionale” occorrerà selezionare, secondo oggettivi e trasparenti criteri, le scelte dei contributi da erogare e dei progetti propri da sostenere, evitando di finanziare “a pioggia” le varie richieste senza accertarsi degli impatti che sono in grado di generare. Si utilizzeranno metodi e strumenti già collaudati, ma anche innovativi, nell’azione di: - ascolto dei bisogni del territorio per poter mettere in atto interventi immediati ed efficaci; - stimolo affinché le realtà sostenute si rendano progressivamente autonome dall’aiuto finanziario della Fondazione; - privilegio dei percorsi di progettazione realizzati in rete e con ampio bacino territoriale e di utenza; - valutazione dei vari progetti attraverso tabelle di priorità con punteggi che tengano conto di criteri oggettivi; - monitorare e rendicontare l’andamento dei progetti e dei risultati rispetto all’utilizzo dei contributi assegnati, anche in corso di attuazione, e alla ricaduta sulla comunità. Le commissioni, al fine di rendere più oggettiva la valutazione dei progetti e delle domande di contributo utilizzeranno parametri di riferimento condivisi con il CdA, con il quale sarà garantito un continuo scambio e ritorno di informazioni attraverso il proprio delegato.

ORGANI DELLA FONDAZIONE E LORO INTERDIPENDENZA

Lo Statuto definisce i compiti principali di ciascun Organo della Fondazione che dovranno essere rispettati con rigore e disciplina: Indirizzo per il Consiglio generale, Amministrazione per il CdA, Controllo per il Collegio Sindacale. Affinché tutti possano lavorare nella consapevolezza, nel rispetto ed in armonia con gli altri componenti di tali organi, sarà importante favorire momenti di dialogo e di comunicazione trasversale permanente verso l’interno della Fondazione e verso la comunità.Il Consiglio Generale avrà un ruolo centrale durante l’intero mandato, così come avviene nella fase elettorale. A tal fine il CdA dovrà impegnarsi a: - dare informazione puntuale - ed in via prioritaria rispetto alla comunicazione esterna - delle decisioni assunte; - coinvolgere i Consiglieri anche nei momenti preparatori e comunque nei passaggi di rilievo per i progetti di maggior portata sotto l’aspetto dell’impatto sociale e/o finanziario. A tale scopo, per evitare un numero eccessivo di sedute, utilizzerà anche canali alternativi come mail, whatsapp, videocall, anche informali, da valutare; - mantenere le commissioni a tema; - garantire l’interlocuzione permanente tra le diverse commissioni, attraverso scambio d’informazioni affidati al responsabile o a un suo delegato, su argomenti di interesse comune; in tal modo si eviterà che le commissioni operino a compartimenti stagni con la possibilità di sovrapposizioni e di interventi in contrasto tra loro; - aggiornare costantemente le commissioni sull’iter, o almeno sull’esito, delle proposte e dei giudizi dalle stesse formulati e delle motivazioni di eventuali respingimenti. Le commissioni dovranno essere costituite dalle persone con maggiori competenze o sensibilità nei vari settori/ambiti di intervento. Oltre a quanto è già previsto in Statuto: - potranno promuovere occasioni di incontro con i soggetti del territorio, per la raccolta dei bisogni (non solo dei singoli soggetti/enti) e per la ricognizione/mappatura delle risorse; - potranno mettere in rete diversi soggetti per costruire e accompagnare progetti condivisi; - potranno farsi promotrici di iniziative e progetti da sottoporre al CDA.

CONTINUITA’ E INNOVAZIONE

Nel passaggio tra la gestione uscente e quella entrante, sarà fondamentale garantire la continuità amministrativa e la prosecuzione ragionata dei progetti già avviati negli anni precedenti proponendo, laddove necessario, opportuni “aggiustamenti” e aggiornamenti innovativi. Le linee guida progettuali sopra descritte, necessariamente sintetiche, avranno nel corso dei prossimi mesi una declinazione più dettagliata ed operativa che porterà alla definizione del Documento Programmatico Previsionale Pluriennale, alla cui elaborazione contribuiranno tutti gli Organi della Fondazione. In caso di elezione alla Presidenza normalmente il candidato dichiara che presterà il proprio servizio con DISCIPLINA e ONORE, ma in questo caso vi è qualcosa di più, che nasce dalla consapevolezza che la Fondazione rappresenta non solo quello che i cittadini definiscono la “cassaforte” dei piacentini e dei vigevanesi, ma soprattutto un patrimonio di esperienze e risorse, un vero e proprio lascito di tante generazioni. Vi è in definitiva la consapevolezza del PRIVILEGIO di poter servire con ORGOGLIO, EMOZIONE e soprattutto ENTUSIASMO la propria comunità con il massimo dell’impegno.

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