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Fondi lavoratori Mercatone Uno, Tagliaferri (FdI): «Mancano criteri omogenei per assegnazione»

Il consigliere di Fratelli d'Italia chiede alla Giunta di convocare un incontro con i Comuni per stabilire requisiti uniformi. La risposta del sottosegretario Manghi: «Tema già approfondito con enti locali, non servono altri incontri»

Evitare atteggiamenti arbitrari delle singole amministrazioni comunali nell'erogazione degli aiuti alle famiglie dei lavoratori che perdono il posto di lavoro, con particolare attenzione alla vicenda del fallimento di Mercatone Uno. Lo chiede in Aula Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d'Italia, che sollecita la Giunta a riunire i sindaci coinvolti «per condividere i criteri e ripartire le quote» così da evitare di «favorire qualche famiglia a scapito dell'altra».

Il consigliere di destra fa riferimento alla misura regionale che ha stanziato per interventi di sostegno al reddito 150mila euro per il 2019 e 2020 con criteri stabiliti da amministrazioni comunali e Unioni di Comuni: «Risulta condivisibile la delega ai Comuni nell'assegnazione dei contributi- sottolinea Tagliaferri- ma non si può escludere che, in mancanza di criteri omogenei, a fronte di condizioni simili per le famiglie dei lavoratori coinvolti vi possano essere trattamenti diversi in base al comune di residenza». Secondo il consigliere FdI la totale assenza di criteri discriminanti nella concessione dei sussidi (ad esempio il numero di componenti del nucleo familiare, la proprietà della casa o l'affitto, la presenza nel nucleo familiare di altri redditi) creerebbe una mancanza di omogeneità, a cui si aggiungerebbe il principio del "chi prima arriva meglio alloggia" visto che i sussidi verrebbero riconosciuti fino a concorrenza della cifra.

«Si tratta di una misura straordinaria ed emergenziale e riguarda i casi di aziende che hanno avviato procedure concorsuali», risponde in Aula il sottosegretario Giammaria Manghi. «A oggi nella nostra regione si trovano in queste condizioni solo i lavoratori di Mercatone Uno, ma non è escluso che la situazione possa ripetersi in altri casi. Da qui l'orizzonte temporale di due anni, per garantire continuità alla misura qualora si ripetano situazioni così drammatiche». E sulla mancanza di di requisiti e criteri omogenei chiarisce: «Interventi di competenza dei Comuni, l'omogeneità a livello regionale è secondaria alla necessità di garantire tempestività e personalizzazione». Il provvedimento, riferisce Manghi, sarebbe stato poi concordato e approfondito con gli enti locali in occasione di due incontri («Non sono necessari altri incontri»).

Una risposta che lascia totalmente insoddisfatto il consigliere Tagliaferri: «La situazione non è per niente definita. Si smetta di dire che sono 150mila euro per i lavoratori di Mercatone Uno, perché non è così».

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