Andrea Pollastri ha ricevuto la visita in campagna elettorale del suo capogruppo in Regione Gianguido Bazzoni. L’esponente ravennate di Forza Italia ha parlato questa mattina ai sostenitori di Pollastri nel point allestito in via Calzolai a Piacenza.  «Sono qui per fare votare – ha detto Bazzoni – l’amico Pollastri, perché ogni territorio ha bisogno di una persona che dia forza, questo è quello che conta. Pollastri in tutte le vertenze locali c’è sempre stato. La gente va salvaguardata, e lui in cinque anni di consiglio regionale ha fatto non bene, benissimo: ha fatto proposte, presentato risoluzioni e mozioni, e ha avuto un grande rapporto umano con tutti. Il meglio lo darà nei prossimi cinque anni di legislatura: a lui – visto il mio ruolo di capigruppo - ho sempre affidato tanti lavori importanti, per l’impegno che ci metteva e la lealtà verso Piacenza e provincia. Pollastri – continua Bazzoni – va votato e io sono qua oggi a trovarlo per questa campagna elettorale. Ricordatevi di quelli che si sono fatti comprare per una buccia di salame: lui è una persona per bene».

«Ho fatto 313 interventi in aula oltre al lavoro esterno sul territorio e i contatti con i cittadini. Ci ho messo grande impegno, e le cifre lo documentano. Sono intervenuto spesso in commissione sanità, ho svolto il ruolo di vicepresidente della commissione sullo statuto e il regolamento e sono stato anche relatore in aula della legge di notifica del regolamento per il funzionamento dell’assemblea legislativa. Inoltre ho fatto da relatore per la minoranza sulla legge elettorale approvata dall’aula». L’azzurro ha partecipato a 183 sedute del consiglio regionale su 191, per una percentuale del 95,8% di presenze. Come primo firmatario ha presentato 254 interrogazione a risposta scritta, 43 interrogazioni a risposta immediata, 14 interpellanze, 11 progetti di legge, 12 risoluzioni ed ha partecipato a circa l’87% delle sedute delle commissioni a cui ha preso parte (commissione bilancio, commissione salute e commissione statuto e regolamento).

«Cinque anni fa – spiega il candidato - c’era il Popolo delle Libertà, era un’altra fase politica, un’altra epoca. Sarà difficile superare le mie ottomila preferenze di allora, riottenere quel consenso. È cambiato il rapporto tra la politica e i cittadini, ricordo però che il mio risultato fu citato in un volume della Regione come esempio significativo. Oggi in Regione bisogna contrastare quelle decisioni calate dall’alto che passano sopra la testa delle persone. A livello regionale vengono ridotti i contributi alle Ausl locali e alle case di cura, mentre a livello nazionale la riforma delle Province sta creando dei scatoloni vuoti, privi di deleghe nell’ente». «Ce ne fossero di persone come Pollastri – è il commento finale di Bazzoni – e ce ne vogliono in Regione».