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Foti: "Finanziare i comuni affinchè intervengano contro le nutrie"

L'intervento del consigliere regionale Tommaso Foti (Fratelli d'Italia)

L’articolo 7 del cosiddetto “collegato ambientale” (Legge 221/2015) disciplina la possibilità di eradicazione, e comunque del controllo, di ratti, talpe, topi propriamente detti, nutrie, arvicole, demandando alle Regioni le caratteristiche degli appostamenti: lo ricorda Tommaso Foti (Fdi-An), a premessa di una sua interrogazione alla Giunta.

In particolare, il problema delle nutrie, secondo stime delle associazioni di categoria, "risulta assai rilevante, se si calcola che questi animali avrebbero cagionato al comparto agricolo danni per 2,5 milioni di euro, fra il 2003 e il 2014, cui vanno aggiunti oltre 2 milioni di euro per danni a canali e strutture". Sono poi "incalcolabili i danni ai mezzi agricoli che hanno avuto incidenti, a causa delle vere e proprie voragini formate dalle nutrie nei terreni e nelle strade di campagna". Foti aggiunge che l’attività delle nutrie "non interessa più solo le campagne, ma anche i territori dei comuni capoluogo", e cita il caso di Ravenna, dove questi animali avrebbero “messo nel mirino anche oasi ambientali ('Punta Albarate') e persino le aree verdi di siti Unesco (parco del 'Mausoleo di Teodorico' e, i giardini della 'Rocca Brancaleone')”.

Perciò, il consigliere Foti chiede alla Giunta in quali tempi stima essere possibile adottare il piano di interventi previsto dalla Legge 221/2015, e quali risorse, umane ed economiche, intenda assegnare ai Comuni - soprattutto a quelli con minore popolazione, ma ampio territorio - per favorire l’eradicazione delle nutrie.

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